Tra il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, e il proprietario di X, Elon Musk, esiste un conflitto di lunga data su vari aspetti, dall’intelligenza artificiale alla gestione delle loro piattaforme social. i due miliardari della tecnologia condividono, oggi, un punto di vista: OpenAI dovrebbe restare un’organizzazione no-profit. Meta ha chiesto al procuratore generale della California di impedire alla azienda di Intelligenza Artificiale di trasformarsi in un’entità a scopo di lucro, accusando l’azienda di Sam Altman di sfruttare il suo status per raccogliere miliardi. OpenAI rappresenta un forte concorrente per Meta nella corsa all’innovazione nell’IA. “Non ritenere OpenAI responsabile della sua scelta di essere no-profit potrebbe portare alla proliferazione di iniziative simili, teoricamente di beneficenza, fino a diventare potenzialmente redditizie,” ha affermato Meta. Zuckerberg si è schierato con Musk, che sta portando avanti una battaglia legale per le stesse motivazioni. Il fondatore di Tesla, uno dei cofondatori di OpenAI, aveva già sollecitato un’ingiunzione contro l’azienda, sostenendo che, insieme a Microsoft avesse collaborato per creare un “monopolio a scopo di lucro” con comportamenti anticoncorrenziali. OpenAI ha risposto pubblicando un blog intitolato “Elon Musk voleva un’OpenAI a scopo di lucro”, contenente e-mail e messaggi tra Musk e altri cofondatori risalenti al 2015. Il fondatore di SpaceX aveva lasciato l’organizzazione nel 2018, ritenendo improbabile il successo dell’azienda. Oggi, OpenAI sta considerando di diventare un’impresa a scopo di lucro per attrarre più investimenti. A ottobre, ha annunciato un finanziamento di 6,6 miliardi di dollari, portando la sua valutazione a 157 miliardi, includendo una clausola che prevede la transizione a un’impresa a scopo di lucro entro due anni. Nel frattempo, Meta prevede di investire 37 miliardi di dollari in infrastrutture legate all’AI, mentre xAI di Musk ha assicurato 5 miliardi di dollari di finanziamenti.
