giovedì, 10 Ottobre, 2024
Società

Zelensky più flessibile per ottenere la fine della guerra. Oggi a Roma, cena con Meloni e venerdì in udienza dal Papa

Il presidente ucraino è arrivato ieri in Croazia dove ha partecipato al vertice Ucraina-Europa sudorientale

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso nella giornata oggi a Roma, dove incontrerà la premier Giorgia Meloni per una cena a Villa Doria Pamphili. Intanto il Vaticano ha annunciato che Zelensky sarà ricevuto in udienza dal Papa venerdì mattina. Lo rende noto la sala stampa della Santa Sede. L’udienza è fissata alle 9:30.

Zelensky e il Papa hanno già avuto un faccia a faccia in Vaticano il 13 maggio 2023. A giugno scorso si sono visti per il G7 in Puglia in occasione di un incontro bilaterale. Il Pontefice è stato più volte invitato a recarsi a Kiev, ma lui stesso ha sempre posto la condizione di poter andare anche a Mosca, senza tuttavia ottenere risposta dal Cremlino.

Bloomberg: “Zelensky pronto alla flessibilità per la fine della guerra”

Volodymyr Zelensky potrebbe essere pronto ad adottare un approccio più flessibile nell’esaminare i modi per contribuire a porre fine alla guerra contro la Russia. Almeno questa è la percezione degli alleati, stando a quanto scrive Bloomberg,citando funzionari vicini alla Nato. Pubblicamente, il leader ucraino ha rafforzato le principali richieste di Kiev per porre fine alla guerra escludendo “contrattazioni” sulla sovranità o sul territorio ucraino. Ma allo stesso tempo, nota Bloomberg, i funzionari ucraini hanno chiarito che sono pronti ad ammettere che la guerra deve finire.

Attacco dei droni russi

Cinque persone sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito ad un attacco con droni russi contro il distretto di Odessa, nell’Ucraina meridionale. Il capo dell’amministrazione statale regionale, Oleg Kiper ha reso noto che nell’attacco sono stati danneggiati una struttura medica e un condominio di nove piani in costruzione.

Colpito centro geriatrico a Kherson, 2 feriti

Nel distretto di Kherson, nell’Ucraina meridionale, due operatori sanitari sono rimasti feriti la notte scorsa in seguito ad un attacco russo contro un centro geriatrico di Stepanivka: lo riporta la Procura regionale su Telegram, aggiungendo che le forze russe hanno preso di mira il centro intorno alle due del mattino (l’una in Italia).

Nella notte 3 missili e 22 droni russi verso Poltava

Inoltre, durante la notte tra martedi e mercoledi, le forze russe hanno attaccato la regione di Poltava, nell’Ucraina centro-orientale, con tre missili balistici Iskander-M/KN-23 provenienti dalla regione russa di Kursk e 22 droni kamikaze provenienti dal territorio russo (Primorsko-Akhtarsk) e dalla Crimea occupata. Secondo quanto riportato su Telegram dall’Aeronautica militare di Kiev, le difese aeree ucraine hanno abbattuto 21 droni nemici nelle regioni di Odessa, Vinnytsia e Kiev, mentre uno è stato respinto in direzione della Russia.

Abbattuti 47 droni ucraini, 24 vicino Bryansk

Il ministero della Difesa russo sostiene che la sua contraerea abbia abbattuto nella notte 47 droni ucraini, 24 dei quali sulla regione di Bryansk, che confina con l’Ucraina. Stando al dicastero russo, altri cinque droni sarebbero stati abbattuti sulla regione di Belgorod, due su quella di Kursk, due su quella di Rostov, uno sul Territorio di Krasnodar e 13 sul Mare di Azov.

100 soldati ucraini morti a Kursk, Mosca conquista due villaggi

Nella sola giornata di ieri, nel solo settore di Kursk, “le perdite delle Forze Armate ucraine nelle ultime 24 ore ammontano a circa 100 membri del servizio”, ha dichiarato mercoledì il Ministero della Difesa russo. Lo stesso ministero riferisce inoltre che le forze russe hanno riconquistato due villaggi occupati da quelle ucraine nella regione di Kursk: Novaya Sorochina e Okrovsky. In un comunicato si legge che “unità del raggruppamento del Nord hanno continuato l’offensiva, in cui sono stati liberati gli insediamenti di Novaya Sorochina e Pokrovksy” (rpt Pokrovsky e non Okrovsky). Le forze ucraine hanno avviato il 6 agosto scorso un’incursione nella regione di Kursk, rivendicando la conquista di oltre mille chilometri quadrati di territorio e decine di villaggi.

Distrutto magazzino contenente armi russe e nordcoreane

Un attacco ucraino con drone ha incendiato un deposito di armi russe contenente munizioni nordcoreane nell’oblast di Bryansk. Lo Stato maggiore di Kiev ha riferito in un post su Telegram che”Secondo le informazioni disponibili, nel magazzino e anche all’aperto erano presenti un numero significativo di missili e armi di artiglieria, compresi quelli provenienti dalla Corea del Nord, nonché bombe aeree guidate”.

Governatore russo, 3 civili feriti da bombe ucraine a Belgorod

Tre civili, due uomini e una donna, sono rimasti feriti oggi nella regione russa di Belgorod a causa di bombardamenti delle forze ucraine, secondo quanto ha riferito il governatore, Vyacheslav Gladkov. L’attacco, sulla cittadina di Shebekino, ha danneggiato diverse abitazioni private e a un impianto industriale, ha precisato Gladkov sul suo canale Telegram.

Rinviati il vertice di Ramstein e l’incontro Biden-Scholz-Macron-Starmer

Il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino ha confermato ieri che “Non ci sarà alcun incontro a livello di capi di Stato e di governo a Ramstein e non avrà luogo nemmeno l’incontro a quattro previsto per sabato tra Biden, Scholz, Macron e Starmer”. Al momento,spiega Hebestreit, non è stata ancora fissata una nuova data per il vertice sull’Ucraina a Ramstein. Il presidente americano Joe Biden ha rinviato il suo viaggio in Germania e Angola a causa dell’uragano Milton, che si sta dirigendo verso la Florida.

Ucraina, possibile riunione gruppo Ramstein a Bruxelles il 17 ottobre

Il cosiddetto gruppo di Ramstein per la difesa dell’Ucraina potrebbe riunirsi a livello di ministri il prossimo 17 ottobre a Bruxelles, in occasione della Ministeriale Difesa della Nato, prevista nella capitale belga il 17 e 18 di questo mese, in contemporanea con il Consiglio Europeo. Secondo quanto detto all’Adnkronos da fonti diplomatiche, l’idea di tenere una riunione del gruppo in concomitanza con la ministeriale Difesa risale a prima che il presidente degli Usa Joe Biden la convocasse a livello di leader questo sabato, per poi ‘sconvocarla’ a causa dell’uragano Milton, diretto verso la Florida. È quindi possibile che si torni al formato precedente, ma su questa materia decidono gli Usa e ancora non sarebbe arrivata alcuna comunicazione.

Ciriani: “Chiesta la revoca del provvedimento su inviati Rai”

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, in Aula alla Camera rispondendo ad una interrogazione – rivolta al ministro degli Affari esteri – sulle iniziative diplomatiche volte a garantire la sicurezza dei giornalisti italiani all’estero, con particolare riferimento alla vicenda dei giornalisti Rai incriminati in Russia ha riferito ieri che “Il Governo ha seguito fin dall’inizio con la massima attenzione il caso degli inviati della Rai, Stefania Battistini e Simone Traini. È una vicenda che attenta a valori fondamentali, come la libertà di stampa e di informazione”.

“Subito dopo aver appreso dell’inserimento dei due inviati – spiega Ciriani – nella lista dei ricercati dalle autorità di Mosca, con l’accusa di essere entrati illegalmente nel territorio russo di Kursk al seguito delle truppe ucraine, il ministro Tajani ha dato istruzione di convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione Russa in Italia per esprimere sconcerto e protestare con forza contro il provvedimento. All’ambasciatore russo è stata chiesta l’immediata revoca della decisione da parte di Mosca. È stato inoltre sottolineato come, dopo l’avvio dei procedimenti penali a loro carico, i due giornalisti fossero rientrati in Italia a metà agosto su indicazione della Rai”.

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