L’ex presidente USA, Donald Trump, ha attaccato duramente, mercoledì, il Dipartimento di Giustizia, accusandolo di “interferire nelle elezioni” dopo la desecretazione di un documento del caso elettorale di Jack Smith contro di lui. La giudice Tanya Chutkan ha rese pubbliche le 165 pagine del fascicolo, che delineano il caso e le presunte prove contro il tycoon. L’ex presidente si è dichiarato non colpevole di tutte le accuse. Trump ha criticato il Dipartimento sostenendo che non dovrebbe intervenire nei 60 giorni precedenti le elezioni per evitare di influenzare l’elettorato. Secondo lui, questa regola non scritta è stata ignorata per interferire con le elezioni.
“Una truffa” e “un colpo di Stato”
Trump ha definito il caso “una truffa” simile a quello dei documenti archiviati in Florida, dove Smith è stato nominato illegittimamente, accusando i democratici di essere un’estensione della campagna di Kamala Harris e di usare il Dipartimento di Giustizia come arma contro di lui. Ha descritto la desecretazione del fascicolo di Smith come un “colpo di Stato” in risposta al dibattito tra JD Vance e Tim Walz. Per Trump, i democratici stanno cercando di censurare e intimidire gli avversari politici e di distruggere la democrazia americana. Smith accusa il tycoon di aver tentato di coinvolgere complici privati in piani per ribaltare i risultati in sette stati dopo le elezioni del 2020, e di aver diretto, Il 6 gennaio 2021, una folla inferocita al Campidoglio per impedire la certificazione del Congresso inerente la vittoria del candidato democratico. Steven Cheung, portavoce della campagna di Trump, ha dichiarato che la pubblicazione del “documento è pieno di falsità” ed è un tentativo del regime Harris-Biden di interferire nelle elezioni. La giudice Chutkan ha stabilito che il processo non si terrà prima delle elezioni del 2024, fissando le scadenze per il 7 novembre, dopo le elezioni.
