domenica, 6 Ottobre, 2024
Attualità

Gli strafalcioni dei maturandi: ogni anno aumentano e molti si ripetono

La Divina Commedia l’ha scritta Garibaldi e D’Annunzio era un estetista

Ormai è diventata una tradizione post esami di maturità: i più bravi che finiscono anche fotografati sui giornali, ma quelli che girano di più sono gli strafalcioni che migliaia di ragazzi e ragazze lasciano come perenni testimonianze scritte a futura memoria o raccontano pubblicamente agli orali. Ogni anno sembra che ce ne siano sempre di più, ma forse si affina anche la capacità di andarli a scovare e farli circolare. Così quest’anno abbiamo appreso che “Paolo” Picasso, per esempio, ha dipinto “Guernica” a colori, mentre i “barilla” erano fascisti e Pirandello ha vinto il premio Oscar. Il portale Skuola.net ne elenca di molto divertenti. Per uno studente maturando l’Italia, nel periodo tra il ’39 e il ’45 era “sotto l’influenza comunista”. Una ragazza, parlando dell’Olocausto, ha ricordato come gli ebrei venissero deportati nei campi di “concentrazione”, mente un’altra ha individuato nei “russi” i responsabili dello sterminio. E c’è anche chi ha affermato che il Muro di Berlino è caduto nel 1948 e che la Costituzione italiana è stata varata nel 1968.

Cosa ha scritto Garibaldi?

Non va meglio in letteratura. La siepe de “L’Infinito” di Leopardi, in un caso si è ridotta a “un cespuglio”. Allo stesso Leopardi, poi, è stata sovente sottratta la paternità di “A Silvia”, attribuita a parecchi altri, da Petrarca a Pascoli. La poesia “X Agosto” (“Dieci Agosto”), invece, è stata pronunciata nei modi più assurdi, da “Per Agosto” a “Ics Agosto”. Mentre la Divina Commedia l’avrebbe scritta il generale Garibaldi, tra una battagli a e l’altra. Mentre a scrivere il Decameron è stato Dante Alighieri: così tutto torna!

E con qualche ora in più di studio?

Non può, poi, mancare il grande classico di ogni esame di maturità che si rispetti, cioè il D’Annunzio “estetista”, forse un misto tra “esteta” e “statista.” Immancabili, infine, gli errori “filosofici”. Tra chi sostiene che la teoria del “Superuomo” sia di Sigmund Freud e chi ricorda che il concetto di “Noumeno” in epoca moderna sia stato utilizzato da Karl Marx, mentre a Kant non passava neppure per l’anticamera di scrivere Il Capitale. Per non parlare dei Puffi, che esistono davvero e vivono al confine tra Europa e Asia. Alla domanda: “Come si chiama il braccio di mare che collega il Mar Egeo al Mar di Marmara?”, uno studente avrebbe risposto, convinto: lo “Stretto di Gargamella”, che, invece, è l’acerrimo nemico degli ometti blu dei famosi cartoni animati, mentre lo stretto dei Dardanelli è quello che collega, realmente, i due mari. Ma Gargamella-Dardanelli suona affine. Giovanni Pascoli è diventato “un pittore”. E “La persistenza della memoria”, quadro simbolo del Surrealismo di Dalì (per capirci quello con gli orologi molli) è stata attribuita a Marcel Proust. In effetti non è poi così difficile pensare che per cercare il tempo perduto servano degli orologi un po’ strani!

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