venerdì, 22 Novembre, 2024
Società

L’appello della Cei per Pasqua: “Non possiamo abituarci alla guerra”

Il messaggio del Cardinale Zuppi e di Monsignor Baturi

Con l’avvento della Pasqua, la Conferenza episcopale italiana ha diffuso un messaggio carico di speranza e riflessione, firmato dal Cardinale Matteo Zuppi, Presidente, e da Monsignor Giuseppe Baturi, Segretario Generale. Attraverso le parole del profeta Isaia, hanno ricordato il potere della pace e della salvezza in un mondo afflitto da conflitti e sofferenze. Il messaggio inizia mettendo in risalto le tenebre che avvolgono molte parti del mondo, con particolare attenzione verso l’Ucraina e la Terra Santa, teatri di disperazione: “Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli. È da lì che capiamo tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”, le loro parole.

Viene dunque presentato un quadro desolante, in cui la morte sembra dominare le pagine dei giornali, alimentata da violenze contro le donne e da comportamenti egoistici che avvelenano i rapporti umani: “Ma il Risorto porta nel mondo la bellezza di una vita nuova, la creatività paziente della nuova creatura. Una novità, la più grande. Il mondo, oggi così deturpato, può essere ricostruito e trasformato da uomini e donne che vivono le più grandi ragioni di vita e di speranza”.

Pace da costruire

I leader ecclesiastici esortano quindi a lavorare ogni giorno per costruire la pace, seguendo l’esempio del profeta Isaia e preparando la venuta del Regno di Dio sulla Terra: “Nel mistero pasquale il Signore si è già rivelato nella sua gloria manifestando l’amore infinito del Padre per ogni creatura. Possa il mistero della Pasqua raggiungere tutti noi e insegnarci ad amare senza confini, a porre segni concreti di vita là dove c’è la morte, a trasformare in luoghi di pace le terre oggi segnate dall’inimicizia”. Il messaggio culmina con gli auguri di una Pasqua illuminata dalla luce che vince le tenebre. Si sottolinea infine che nella Pasqua non ci può essere una via di mezzo: o si sceglie di essere con Gesù, abbracciando l’amore e la luce che Egli porta, oppure si diventa complici del male: “Questa è la Pasqua di Gesù che apre la via del cielo e fa risorgere, oltre il limite della morte. Scegliamo questa luce, viviamo di questa luce. La via che conduce alla vita piena e alla verità completa è una Presenza che viene e cammina al nostro fianco”.

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