mercoledì, 15 Gennaio, 2025
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‘MobilitAria 2023’, i dati della mobilità sostenibile nelle 14 città metropolitane italiane

Anche quest’anno il Rapporto “MobilitAria 2023”, realizzato da Kyoto Club e dall’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR-IIA), analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria al 2022 nelle 14 città metropolitane italiane. Secondo quanto emerge dal Rapporto, molti centri urbani italiani presentano ancora ritardi importanti rispetto alle linee guida europee per il 2030. Nel dettaglio, ad ogni città è stato abbinato un valore (come indicatore della distanza tra la situazione odierna ed il 2030), che corrisponde al “Deficit di mobilità sostenibile” di ognuna delle 14 città. Da questo valore è stata poi stilata la ‘classifica’ in ordine crescente del Deficit di mobilità sostenibile, al fine di confrontare la situazione delle diverse città. La classifica MobilitAria 2023 indica che Milano è la città italiana più vicina all’obiettivo europeo di mobilità sostenibile al 2030. La città di Catania, invece, è la più lontana da tale obiettivo europeo.

L’auto resta protagonista degli spostamenti

La sesta edizione del Rapporto è stata presentata sul web da Kyoto Club lo scorso maggio, nell’ambito della conferenza “Mobilità 2030: aria pulita, decarbonizzazione, spazi sicuri nelle grandi città italiane”. Tale Rapporto mostra una risalita della mobilità urbana nel 2022, anno di transizione post fase acuta della pandemia; l’auto resta quindi la protagonista degli spostamenti e il trasporto pubblico stenta a riprendersi dalla drastica riduzione dei passeggeri (in seguito alle limitazioni sanitarie). Allo stesso modo, emerge dal report, per la mobilità attiva a piedi e in bicicletta è ancora da verificare la sua crescita nei prossimi anni. “Ai necessari obiettivi di riduzione dei gas inquinanti, della congestione, dell’incidentalità e della mortalità stradale – si legge nel Rapporto – si aggiungono gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 che vanno perseguiti con urgenza verso le città a zero emissioni al 2050”.

Gli obiettivi al 2030

Tra gli obiettivi al 2030 vi è quello di dimezzare il tasso di veicoli in circolazione per ogni città, far crescere ed elettrificare il trasporto pubblico, puntare sull’aumento della mobilità ciclabile e pedonale, il riequilibrio della ripartizione modale vero i sistemi sostenibili.

“Deficit di mobilità sostenibile”

Dall’analisi emerge dunque un numero (valore) per ogni città che dimostra la distanza tra la situazione odierna ed il 2030, che corrisponde al “Deficit di mobilità sostenibile” di ognuna delle 14 città. La classifica, in ordine crescente, è stata stilata da Kyoto Club e da CNR per confrontare la situazione delle diverse città, sia complessiva e sia ripartita tra cinque indicatori: trasporto pubblico potenziato e non inquinante, mobilità attiva, mobilità condivisa, tasso di motorizzazione e ripartizione modale. Questi indicatori sono strettamente legati agli obiettivi per una mobilità sostenibile al 2030.

Milano si avvicina di più ai target

“Da questa classifica – si legge nel Comunicato MobilitAria 2023 – come emerge dall’indice sintetico rispetto all’obiettivo europeo 2030, troviamo Milano che con -32% si avvicina di più ai target, contrariamente a Catania, che è la più lontana con -76% ed un grave deficit di mobilità sostenibile”. Firenze, Torino, Venezia, Bologna, Roma e Napoli sono le città che si trovano nella prima metà dell’elenco e si avvicinano all’obiettivo sul fronte della ripartizione modale, ma sono ben distanti in genere ancora per il trasporto pubblico, mobilità attiva e mobilità condivisa. Infine, Cagliari, Genova, Messina, Bari, Palermo e Reggio Calabria sono tutte nella parte bassa della classifica e sono agli ultimi posti soprattutto per trasporto pubblico, mobilità condivisa e mobilità attiva, ovviamente ciascuna con le proprie specificità e punti di debolezza.

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