venerdì, 22 Novembre, 2024
Società

Mattarella cita De Gasperi: “La principale virtù della democrazia è la pazienza”

“La principale virtù della democrazia è la pazienza. Bisogna attendere alle cose con tenacia e vigilanza, con la coscienza che le cose debbano sempre maturarsi”. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cita Alcide De Gasperi, uno dei Padri fondatori oltre che della nostra Repubblica anche del processo di integrazione europea, nel corso del suo intervento al convegno ‘Il sogno europeista è nato qua. Una sfida da completare’ a Torre Pellice (To) per ricordare la figura di Altiero Spinelli, politico e scrittore italiano spesso citato come padre ideatore dell’Unione europea. L’Europa, dunque, è al centro del discorso di Mattarella. Rivolgendosi successivamente alla comunità valdese, spiega che i problemi attuali, come la crisi finanziaria e la guerra in Ucraina, non possono essere affrontati con un’Unione europea debole: “Credo che sia evidente a molti come l’espressione di Spinelli ‘l’Europa sogno o invito a operare’ si sia trasformata oggi in un dovere”. 

Valdesi fondamentali

Rivolgendosi ai Valdesi, Mattarella parla della loro odissea, del loro contributo, da credenti, al bene comune della Repubblica, che testimonia il valore della loro presenza nella storia d’Italia: “Ed è paradigmatica della libertà, fondamento della nostra Costituzione”. E a proposito della Carta, il Presidente ricorda di come essa riconosce e valorizza le peculiarità di persone e comunità, “quelle che – come ricordava l’insigne teologo valdese Giovanni Miegge – il ‘fascismo combatteva sistematicamente’”. Per Mattarella all’interno della Costituzione stessa c’è un principio fondamentale per il quale insidiare la libertà di uno dei componenti della società equivale a mettere in discussione la libertà di tutti: “Del resto, è noto come non vi possa essere piena libertà civile e politica senza libertà religiosa. “Nella Costituente venne affermato il principio di uno Stato non confessionale, venne esplicitata la consapevolezza che libertà di culto e libertà di coscienza erano due facce della stessa medaglia. Ne troviamo puntuale conferma all’articolo 8 che stabilisce l’eguaglianza di tutte le confessioni religiose davanti alla legge e, all’articolo 19 ove si afferma che tutti hanno il diritto di professare liberamente la propria fede religiosa, in qualsiasi forma, individuale o associata”.

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