giovedì, 23 Gennaio, 2025
Lavoro

Nel 2022 crescono le entrate programmate dei lavoratori stranieri

Secondo il Rapporto “Lavoratori immigrati, 2022” del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, nel 2022 si è registrato un deciso incremento nelle entrate programmate di lavoratori immigrati. Si tratta di un flusso pari a 922 mila assunzioni, +250 mila rispetto al 2021 e quasi +295 mila sopra il livello del 2019.  Un ritmo di crescita che è stato quindi superiore a quello che ha interessato il complesso delle entrate programmate: +47% tra il 2019 e il 2022 per i lavoratori immigrati e +12,2% per il complesso della domanda di lavoro delle imprese.     Il segretario generale di Unioncamere Giuseppe Tripoli sottolinea come “le imprese hanno una forte necessità di manodopera che può essere assicurata dagli stranieri. È importante, perciò, che le scelte sulle politiche migratorie siano inquadrate anche nella prospettiva della crescita economica del Paese”. L’incidenza di lavoratori stranieri sul totale delle entrate programmate risulta in netta crescita, e passa dal 13,6% del 2019 al 17,8% del 2022, in aumento anche la quota della domanda destinata a sostituire personale in uscita, che raggiunge il 38,6% rispetto al 35,3% del 2019.   Nel 2022 il fabbisogno di personale immigrato più consistente emerge ancora nei servizi, che con 644 mila entrate programmate assorbono circa i tre quarti dei contratti di assunzione previsti per personale straniero; mentre il fabbisogno espresso dalle imprese appartenenti al settore industriale si attesta a 258 mila entrate programmate (pari al 28% del totale). Si rafforza il ruolo di principale settore per la domanda programmata di lavoratori stranieri per la filiera del turismo che con oltre 167 mila entrate totali esprime anche il maggior incremento in termini assoluti (+55 mila unità sul 2019, pari a +48,2%). Sempre considerando la crescita assoluta della domanda, seguono i comparti della logistica e trasporti (+34 mila unità ed entrate totali a 113 mila), la sanità (privata) e i servizi socioassistenziali (+30 mila unità e 74 mila entrate) e i servizi operativi (+28 mila unità e 136 mila entrate). Tra i settori dell’industria, contribuiscono in misura rilevante agli aumenti degli ingressi rispetto al 2019 il settore delle costruzioni, che arriva a quasi 95 mila entrate programmate, e le industrie alimentari, che ne coprono circa 35 mila: per entrambi si raddoppia la domanda espressa dalle imprese.

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