lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

Cina-Ue. Il Dragone e la pecorella

Ci vorrebbe tutta l’abilità di Esopo per raccontare la fiaba dei rapporti tra la Cina e l’Unione europea. Perchè, a dirla con i fatti, non ci si crede. I servizi di sicurezza, i giornali, i vari centri di studi dei Paesi europei producono documenti che dimostrano quanto sia cruciale il Vecchio Continente per le mire espansionistiche cinesi e quanto estesa sia le rete di penetrazione  spesso subdola dell’economia di Pechino in aziende, finanza, infrastrutture strategiche dei 27 Paesi. Solo da poco tempo, pare, i governi si sono svegliati e stanno alzando un po’ di protezione rispetto a quella che si prefigura non come una cooperazione ma come una progressiva colonizzazione cinese a danno dell’Europa. Con buona pace di Beppe Grillo, la cui brillante satira politica non avrebbe vita facile nei teatri cinesi.

Da un anno  l’Europa è impegnata su tutti i fronti per aiutare l’Ucraina mentre la Cina, che non ha mai condannato l’aggressione russa, elogia Putin e nulla fa per convincerlo a ragionare. In questo contesto continua la processione dei leader europei che vanno a chiedere udienza al capo assoluto della Cina senza portare a casa nulla di concreto per quanto riguarda i rapporti con la Russia ma concludendo qualche altro affaruccio per la gioia degli amministratori delegati delle aziende dei loro Paesi. Immagino l’ilarità con cui i dirigenti comunisti cinesi commentano in privato questo spettacolo….

Penseranno: “Strani questi europei, si svenano economicamente per fermare Putin che è nostro alleato, vengono da noi a chiederci di farlo smettere, noi non  promettiamo nulla, loro tornano a mani vuote e non succede niente; intanto  però  continuano a fare affari con noi  pur descrivendoci come subdoli colonizzatori….Ma che hanno in testa se hanno una testa?”

In effetti una logica non c’è. Perchè l’Europa continua a fare favori alla Cina  se la ritiene un partner inaffidabile che mira  stendere una rete di controllo su aziende e infrastrutture vitali e fa incetta di terre rare e materie prime indispensabili per l’economia digitale? E’ masochismo o scelleratezza?

Inoltre, se l’Europa si ritiene, come pare sia, di vitale importanza per l’economia e le strategie future della Cina perchè non usa questa posizione di forza per far valere le sue ragioni e ottenere da Xi  qualche risultato concreto?

Detto brutalmente. I vari leader europei dovrebbero fare a Xi  un discorso di questo tipo: “Vuoi continuare a commerciare, a realizzare partnership con  noi ? Allora devi fare due cose : rispettare le nostre regole e prendere le distanze da Putin. Non lo fai ? E allora noi rallentiamo la nostra cooperazione con te, tutti i progetti comuni che abbiamo li congeliamo e vediamo se con la tua amicizia senza confini con la Russia  riesci a fare a meno di noi” . I cinesi sono saggi e sanno ben calcolare i loro interessi e saprebbero cosa scegliere. Siamo noi che non siamo né saggi, né lungimiranti e che pensando di fare i furbi facciamo gli interessi di chi ha bisogno di noi.

Una bella fiaba che rischia di diventare un incubo.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Quattordicesime in arrivo: iniezione di liquidità da 12 miliardi per 8 milioni di dipendenti

Stefano Ghionni

I talebani dialogano con la Cina. Nella “tomba degli Imperi” il soft power del Dragone?

Giuseppe Mazzei

Europa a tutto gas, acquisti congiunti Draghi: “l’Ucraina nell’Ue”. Conte non vuole colbacchi tra i 5S “Ma no a più spese militari”

Giuseppe Mazzei

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.