venerdì, 22 Novembre, 2024
Esteri

Mosca sempre più nervosa sugli aiuti militari all’Ucraina

Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin ha minacciato i paesi occidentali di “catastrofe globale” e “distruzione” a seguito del possibile uso di armi di distruzione di massa da parte della Russia.

Negli ultimi giorni, Volodin è il terzo esponente russo – dopo Dmitry Medvedev e l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov – a minacciare Stati Uniti ed Europa di attacchi nucleari per il loro sostegno all’Ucraina.

Volodin, menzionando la “superiorità tecnologica delle armi russe”, scrive in chiaro: “Le argomentazioni secondo cui le potenze nucleari non hanno precedentemente utilizzato armi di distruzione di massa nei conflitti locali sono insostenibili, poiché questi stati non hanno incontrato una situazione in cui vi fosse una minaccia alla sicurezza dei propri cittadini e all’integrità territoriale del Paese”. Pertanto, il capo della Duma di Stato ha riproposto l’argomentazione utilizzata in precedenza da Medvedev e Antonov, secondo cui un’eventuale offensiva dell’esercito ucraino avrebbe messo in pericolo l’integrità territoriale e l’esistenza stessa della Russia, in accordo con la posizione del Cremlino, che considera russi i territori annessi di quattro regioni dell’Ucraina e della Crimea.

Allo stesso tempo, il ministero degli Esteri russo continua a utilizzare nelle sue dichiarazioni la formula secondo cui non si dovrebbe scatenare una guerra nucleare, ma sono proprio i leader russi che minacciano l’Occidente, parlando di un possibile “Armageddon” e “Apocalisse”. Le affermazioni del capo della Duma rappresentano di sicuro un’escalation, almeno verbale, in quanto è la prima volta che viene stabilito un collegamento diretto tra la fornitura di armi all’Ucraina ed il possibile uso di armi di distruzione di massa da parte della Russia.

Recentemente il presidente russo Vladimir Putin, parlando della dottrina nucleare russa, ha rifiutato di escludere completamente la possibilità di un attacco preventivo. Per Putin un attacco preventivo sarebbe più efficace di uno di rappresaglia.

Gli Stati Uniti ed i loro alleati hanno messo in guardia la Russia dall’uso di armi nucleari contro l’Ucraina. Dalle ultime dichiarazioni dei rappresentanti russi, però, emerge che Mosca sta valutando la possibilità di utilizzarle non solo contro l’Ucraina, ma anche contro gli stessi Paesi occidentali.

Non c’è stata ancora alcuna reazione da parte dell’Occidente a queste ultime farneticanti dichiarazioni.

Intanto a Mosca vengono installati sistemi di difesa aerea. Recentemente sono state pubblicate sui social russi foto e video di sistemi missilistici antiaerei installati sui tetti nel centro di Mosca e vicino alla residenza di Vladimir Putin a Novo-Ogaryovo, nonché vicino all’aeroporto di Ostafyevo.

Uno dei sistemi, Pantsir S-1, è stato installato direttamente sull’eliporto dell’edificio principale del Ministero della Difesa russo sull’argine di Frunzenskaya, ma non è stato possibile determinare la data di installazione. In precedenza, i nuovi sistemi di difesa aerea S-400 erano stati visti alla periferia di Mosca.

Un recente rapporto dell’Istituto americano per lo studio della guerra (ISW) ritiene che il dispiegamento di tali sistemi di difesa aerea a Mosca debba essere associato alla volontà del Cremlino di preparare i cittadini russi ad affrontare un conflitto prolungato. Gli esperti dell’ISW sono convinti che Mosca non ritenga credibile un imminente attacco ucraino contro la città, ma che i sistemi di difesa aerea siano stati installati allo scopo di pubblicare queste foto, così da convincere i russi che l’Ucraina rappresenti un pericolo reale per loro.

Il rapporto afferma inoltre che la diffusione di simili notizie da parte di Mosca sarebbe finalizzata anche a tracciare un parallelismo con la Grande Guerra Patriottica, presentando l’Ucraina come un Paese che rappresenta una vera minaccia per la Russia, così come fu la Germania per l’Unione Sovietica.

È possibile che in questo modo il Cremlino voglia aumentare il numero di sostenitori della guerra tra i russi e prepararli per un’ulteriore mobilitazione, secondo ISW.

Resta da chiedersi come sia possibile che, a fronte di un simile scenario, ci siano ancora – alle nostre latitudini  – “supporter” filorussi che non comprendono come la Russia rappresenti una minaccia reale per tutto l’Occidente e non solo per l’Ucraina. Che parlano e commentano quanto sta accadendo nel cuore dell’Europa come se fossero spettatori di un match di football qualsiasi. Costoro sembrano non capire che se dovesse prevalere la loro squadra del “cuore” questo vorrebbe dire che l’umanità è stata distrutta in un olocausto nucleare.

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