Ricerca, innovazioni, conoscenze e competenze messe a disposizione per promuovere lo sviluppo del settore agricolo, in un’ottica di sostenibilità ambientale, sociale ed economica in ogni fase produttiva, favorendo da un lato l’aggregazione all’interno delle filiere agroalimentari e dall’altro l’interazione dei giovani imprenditori con il mondo della ricerca. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato dal presidente del Crea Carlo Gaudio, con il presidente di Cia-Agricoltori Italiani Cristiano Fini. “La firma degli accordi con le associazioni agricole è senza dubbio essenziale perché la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione e la formazione rappresentano il cuore della nostra attività, che deve uscire dai laboratori per riversarsi sul campo e ricevere dagli agricoltori, dai giovani imprenditori e da associazioni quali Agricoltura è vita l’input per la ricerca, orientata verso la difesa della qualità, della produzione e del Made in Italy”, ha dichiarato Gaudio. L’intesa si occuperà di sviluppare sia innovazioni nel sistema agroalimentare, forestale e ambientale, che di valorizzazione le produzioni agricole nonché la vita nelle aree rurali e interne. Una collaborazione a 360° che prevede non solo un reale trasferimento tecnologico dalla ricerca alle imprese agricole, ma anche informazione e formazione, consulenza, supporto tecnico e creazione di associazioni e/o partenariati per sviluppare l’integrazione e la sinergia fra i soggetti delle filiere strategiche, il made in Italy e la dieta mediterranea. Una vera e propria road map che permetterà ai 41 mila giovani imprenditori agricoli di Agia-Cia di accedere ai 72 Centri del Crea in 19 regioni d’Italia. Già nel mese di dicembre le prime tappe per l’orticoltura nelle Marche, per l’agrumicoltura in Sicilia e per la genomica in Emilia-Romagna.