mercoledì, 18 Dicembre, 2024
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Cop27. Meloni: “L’Italia ha triplicato il suo impegno”. Guterres: “Il mondo rischia un suicidio collettivo”

Alla conferenza di Sharm el-Sheikh allarme sul futuro della terra

A partire da ieri mattina e fino al 18 novembre la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022, meglio conosciuta come Cop27, affronterà con i 200 Paesi partecipanti il problema di limitare gli impatti climatici sempre più devastanti in un mondo sconvolto dalla guerra e dalle turbolenze economiche. Grandi assenti a Sharm el-Sheikh, sede del Summit, però, proprio i giganti asiatici tra i Paesi più inquinanti, come Cina e India. Per l’Italia presente Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che già nel primo giorno ha intrattenuto diversi incontri bilaterali con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il premier britannico, Rishi Sunak, sul tema del contrasto all’immigrazione clandestina, il presidente israeliano Isaac Herzog e il re di Giordania Abdullah sul tema dell’acqua e dell’energia, ma anche con il Presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi, con il quale il Governo italiano non aveva più avuto rapporti dopo il caso Regeni.

“Siamo in un momento decisivo nella lotta ai mutamenti climatici”, ha detto Meloni, che ha ricordato come tutti siano chiamati a fare la propria parte.  “l’Italia rimane ferma nel seguire i propri impegni sulla strada della decarbonizzazione”, ha aggiunto la Presidente, promettendo di voler rispettare gli accordi di dimezzare le emissioni al 2030 e annullarle al 2050. Inoltre, l’Italia ha aumentato il contributo dei propri finanziamenti alla lotta al cambiamento climatico: “Abbiamo triplicato il nostro impegno”, ha sottolineato Meloni, con un impegno di “1,4 miliardi di dollari in 5 anni, di cui 840 milioni di euro attraverso il nuovo ‘Fondo per il clima italiano”. Si tratta della prima piattaforma di investimento italiana specificamente dedicata allo sviluppo di tecnologie pulite e all’adattamento ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo.

Un occhio è stato rivolto anche alle popolazioni più fragili, per cui è necessaria “una transizione giusta per sostenere le comunità colpite e non lasciare indietro nessuno”, ha dichiarato la Premier. Confermati i 100 miliardi di dollari a sostegno dei Paesi in via di sviluppo fino al 2025: “Per farlo, dobbiamo riunire governi, investitori privati e banche Multilaterali di Sviluppo per condividere investimenti e rischi. L’Italia è orgogliosa di far parte di Just Energy Transition Partnerships, un’ambiziosa iniziativa del G7 che fornirà ingenti risorse finanziarie e assistenza tecnica ai Paesi partner. I recenti disastri climatici, in particolare il dissesto idrogeologico del nostro territorio, dimostrano che mitigazione e adattamento sono due facce della stessa medaglia”

“Lo scorso anno la Presidenza italiana del G20 – ha concluso Meloni – ha raggiunto risultati concreti che hanno aperto la strada agli accordi di Glasgow. In qualità di partner del Regno Unito per la Cop26, abbiamo anche promosso l’evento ‘Youth4Climate’ al fine di coinvolgere le giovani generazioni nei processi decisionali sui cambiamenti climatici”. Quindi, malgrado una situazione internazionale complessa, l’Italia conferma il proprio impegno nel processo di decarbonizzazione, nel rispetto degli accordi di Parigi.

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