sabato, 16 Novembre, 2024
Politica

Governo alle prese con banche e verifiche: deludono le prime scelte delle sardine

Nuovo salvataggio di una banca: questa volta, la più importante della Puglia la “Popolare di Bari”, affondata sembra, dalla mole dei crediti insoluti e dal peso negativo di una banca acquisita, la Tercas di Teramo, spacciata per anni come un modello di efficienza. Nelle intenzioni del governo l’operazione dovrebbe servire ad identificare nell’istituto di credito pugliese uno strumento per riattivare un ruolo propulsivo del sistema bancario nel Mezzogiorno, piegato da un declino economico legato anche all’eutanasia di un assetto del settore che aveva un suo apice nel Banco di Napoli.

La decisione del governo è maturata attraverso riserve, polemiche e obiezioni, nella maggioranza e iniziative per una chiamata di correità della Banca d’Italia, sospettata di omissioni nella vigilanza, ma evocata soprattutto per riproporne la riforma, un vecchio pallino del M5S e della Lega.

Dopo quello di lunedì sera ci sarà un nuovo incontro a Palazzo Chigi dei rappresentanti dei partiti della maggioranza per l’avvio dell’ennesima verifica, stavolta sull’agenda delle cose da fare avendo come orizzonte, secondo Conte, il 2023, ma più modestamente il 2020 per Italia Viva che esprime un malessere condiviso in qualche misura dallo stesso “Partito Democratico” che non cela la sua irritazione per i comportamenti ondivaghi del M5S, il quale a sua volta soffre di una situazione tutt’altro che tranquilla all’interno.

Affiorano intanto perplessità nei cori di entusiasmo che hanno salutato gli esordi del movimento delle sardine. Non è piaciuta la dichiarata scelta per una sinistra che si vorrebbe rifondare, né la decisione inopportuna di convocare un vertice dei vari promotori in uno stabile occupato dai centri sociali in pieno centro a Roma.

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