sabato, 21 Dicembre, 2024
Salute

Enea nell’alleanza europea per la ricerca sulla radioprotezione

Si chiama “PIANOFORTE” e possiede un budget di 46 milioni di euro, di cui il 65% finanziato dal programma Euratom dell’Unione europea e il resto dagli Stati membri. Coordinata dall’Istituto francese per la protezione dalle radiazioni e la sicurezza nucleare (IRSN), riunisce 58 partner in rappresentanza di 22 Paesi dell’Unione europea, tra cui ENEA e sei piattaforme di ricerca Ue in materia di radioprotezione. Il suo obiettivo è quello di migliorare la protezione dei cittadini e dell’ambiente dall’esposizione naturale, professionale e medica alle radiazioni ionizzanti. “Per i prossimi cinque anni ENEA rappresenterà l’Italia per conto del ministero della Transizione Ecologica all’interno dell’alleanza e il suo ruolo sarà quello di program manager. Si tratta di una partecipazione strategica per la programmazione della ricerca radioprotezionistica a livello europeo a breve e medio termine”.

“La nostra presenza nel partenariato ci permetterà di partecipare ai prossimi bandi di ricerca e di avere nuove opportunità di finanziamento. Con la precedente partnership, ‘CONCERT’, che si è conclusa nel 2020, ENEA ha ottenuto un finanziamento di 1,7 milioni di euro, pari al 40% del valore complessivo dei due progetti a cui abbiamo preso parte”, sottolinea Simonetta Pazzaglia, ricercatrice del Laboratorio Tecnologie Biomediche e responsabile per ENEA di PIANOFORTE.

Oltre a migliorare le conoscenze e a promuovere l’innovazione e la sicurezza nel campo della radioprotezione, questa partnership mira a contribuire alle prioritarie politiche europee in materia di salute e ambiente, come la lotta contro il cancro (Europe Beating’s Cancer action plan), la protezione della salute dai rischi ambientali (European Green Deal) e, infine, una migliore preparazione a potenziali eventi radiologici o incidenti nucleari (European action plan on the Sendai Framework for disaster risk reduction).

Nell’ambito di questa partnership, tra il 2023 e il 2025, saranno organizzati almeno tre bandi di ricerca rivolti all’intera comunità scientifica europea, che si concentreranno su quattro temi: la radioprotezione dei pazienti in relazione all’uso delle radiazioni ionizzanti in campo medico (in particolare, la protonterapia); la variabilità della risposta individuale all’esposizione alle radiazioni ionizzanti, anche in relazione al genere e all’età; l’esposizione cronica a basse dosi di radiazioni ionizzanti; il miglioramento della capacità di risposta in situazioni di crisi nucleari o radiologiche e la gestione del post-incidente.

“Questo sistema di “open call for proposal” promuoverà l’eccellenza nella scienza, creando conoscenze di alto livello qualitativo e favorendo l’ampliamento della partnership con la partecipazione di enti e istituti specializzati. “Tra gli obiettivi di ‘PIANOFORTE’ – a cui anche noi di ENEA contribuiremo – ci sarà anche l’aggiornamento della Joint Roadmap per la ricerca sulla radioprotezione pubblicata nel 2020. Il lavoro terrà conto di una molteplicità di fattori, come i progressi compiuti dalla ricerca e dalla tecnologia in campo medico, le nuove politiche energetiche, i cambiamenti climatici e ambientali e le nuove ‘esigenze’ espresse dalla società civile”, conclude Pazzaglia.

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