lunedì, 16 Dicembre, 2024
Esteri

Draghi medierà con Cina e Russia per corridoi sicuri dopo il 31 agosto

Il vertice straordinario non ha convinto Biden a chiedere una proroga. Per gli Usa sarebbe umiliante andare con il cappello in mano e molto pericoloso violare gli accordi con i Talebani, che non aspettano altro per dimostrare il loro vero volto. Ma tutti sanno benissimo che entro quella data non sarà ultimata la partenza non solo dei militari ma anche dei civili che hanno collaborato e di tanti profughi che aspettano di fuggire da quel Paese.

L’Italia ha in mano il compito delicato di coinvolgere Russia e Cina ad assumersi responsabilità dirette per assicurare che quella afgana non sia una tragedia immane sul piano umanitario e che le forze occidentali possano concludere le complesse operazioni di evacuazione di civili e militari anche oltre la data del 31 agosto e garantire la presenza di organizzazioni internazionali umanitarie. I 7 grandi non possono gestire da soli un’emergenza di cui son anche concausa.

Per questo i toni usati da Draghi, che lavora ad un vertice straordinario del G20, sono stati molto misurati e centrati soprattutto sul tema del sostegno alla popolazione e dell’accoglienza dei profughi.

 

RAFFORZARE GLI AIUTI UMANITARI
Draghi ha chiesto di dirottare i fondi destinati finora per sostenere la missine militare all’assistenza e all’accoglienza dei profughi. Su questo punto c’è un accordo di massima.

La presidente della commissione europea Ursula von der Leyen ha assicurato un forte impegno dell’Unione: “Le operazioni di aiuto umanitario” dell’Ue in Afghanistan “sono ancora in corso ma dobbiamo fare di più per coloro che sono a rischio. Ci sono 3,7 milioni di sfollati interni, è nostra determinazione avanzare con gli aiuti. Per questo – ha affermato – oggi ho proposto di quadruplicare gli investimenti per oltre 200 milioni in aiuti nel 2021”.

 

GOVERNO INCLUSIVO E PRESENZA DELLE DONNE
Sul riconoscimento del nuovo regime il G7 non si è pronunciato ponendo intanto una serie di condizioni indispensabile per future relazioni diplomatiche con i talebani

“Chiediamo a tutte le parti in Afghanistan di lavorare in buona fede per stabilire un governo inclusivo e rappresentativo, anche con la partecipazione significativa di donne e minoranze” questa la premessa cui seguono importanti messe in guardia.

 

NIENTE TERRORISMO E RISPETTO DEI DIRITTI UMANI
Tutti d’accordo a mettere in guardia i Talebani dal diventare una centrale del terrorismo internazionale e da qualsiasi violazione dei diritti umani  “Saranno ritenuti responsabili delle loro azioni nel prevenire il terrorismo e nel rispettare i diritti umani, in particolare quelli delle donne”. Questo il monito dei leader del G7 nella dichiarazione diffusa al termine della riunione virtuale d’emergenza. L’Afghanistan “non deve mai più diventare un rifugio sicuro per il terrorismo e una fonte di attacchi terroristici contro altri”.

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