giovedì, 18 Aprile, 2024
Attualità

La scomparsa di Eugenio Onori

Ha destato profonda commozione l’improvvisa scomparsa di Eugenio Onori, Presidente dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, organo essenziale del Ministero dell’Ambiente (oggi della Transizione Ecologica) e punto di riferimento certo nel non facile mondo della gestione ambientale.

Eugenio Onori aveva 73 anni ed era entrato nel 1993 al Ministero dell’Ambiente, da subito occupandosi della gestione dei rifiuti. Ambito nel quale era un’autorità non soltanto per il ruolo apicale ricoperto, ma soprattutto per la sua competenza e per la sua capacità di comprensione delle problematiche amministrative.

Tale qualità gli consentiva di coniugare le esigenze della pubblica amministrazione, sia di quella centrale, che di quella periferica, con le necessità delle imprese e delle organizzazioni imprenditoriali. Con una consapevolezza dei limiti della burocrazia – le cui procedure sempre cercava di semplificare –, ma con la certezza che le regole andassero rispettate.

Pronto, quindi, a districare matasse che norme sovrappostesi nel tempo avevano reso indecifrabili, ma severo verso chi cercava scorciatoie, capace di fare sintesi e di trovare una soluzione praticabile ai problemi amministrativi.

La sua carriera è stata luminosa e lo ha portato a rivestire incarichi prestigiosi e di rilievo in numerose commissioni, a svolgere prestigiosa attività di docenza – di livello universitario, ma anche formative, rivolte a forze di pubblica sicurezza – ed a pubblicare numerosi libri e commentari di leggi e regolamenti.

Uomo dotato di intelligenza brillante e vivace, oltre che di grande ironia. Chi ha lavorato con lui è sempre rimasto colpito dalla sua capacità di ascoltare, senza mai interrompere o intervenire, ma riservandosi, in maniera autorevole, la parola finale, che esprimeva con un accento romanesco reso inconfondibile da una voce a volte roca, e dall’uso di qualche efficace espressione dialettale.

Ma Eugenio Onori non è stato da meno nella vita privata, dedicando ai propri famigliari una cura e un’attenzione che pochi uomini investiti di compiti gravosi nel settore pubblico riescono a dare. Cura e attenzione continue che hanno permesso alla famiglia di superare prove impegnative e dolorose.

I componenti dell’Albo dei gestori Ambientali si sono autoconvocati il giorno successivo al Suo decesso e nella riunione tenuta – non plenaria solo per la sua assenza – hanno proposto di istituire una borsa di studio a suo nome per giovani studiosi di materia ambientale, esaltando così la sua attenzione ad un settore fondamentale per l’economia attuale, ma soprattutto per quella che verrà.

Il presente ricordo – che la Direzione de La Discussione, quotidiano attentissimo alle questioni ambientali ha voluto pubblicare, unendosi al generale cordoglio – è firmato da tutti i componenti dell’Albo, che, commossi, si stringono attorno alla moglie ed alla figlia del loro Presidente.

 

I componenti tutti dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali

 

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