Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato, questa mattina al Quirinale, i vertici dell’Arma dei Carabinieri per i 207 anni del corpo. Alla cerimonia hanno partecipato trenta comandanti di altrettante stazioni, simbolo dell’ultimo anno di crisi sanitaria: il comandante della stazione di Codogno, di Vo Euganeo, della Valseriana. “Questa mattina qui ci sono 30 militari che rappresentano i 108 mila che ogni giorno lavorano nell’interesse degli italiani”, ha detto il generale Teo Luzi, prendendo la parola per il suo saluto al capo dello Stato. “Noi carabinieri – ha aggiunto – ci sentiamo a casa nostra quando siamo in questo palazzo per incontrarla. La fondazione dell’arma e’ stata caratterizzata da una vicinanza delle istituzioni. Mi piace ricordare un passaggio della legge Patenti, l’atto costitutivo dell’Arma dove si cita che “abbiamo il compito di contribuire alla maggior felicita’ dello Stato”, se questa affermazione la mettiamo nel contesto di altri compiti che svolgiamo, si capisce che l’arma ha questa funzione di lotta alla criminalita’, di sicurezza pubblica ma anche di rassicurazione sociale”.
“In questo periodo pandemico – ha proseguito – l’Arma ha continuato a stare vicino agli italiani, prendendosi cura degli italiani, soprattutto a quelli maggiormente in difficolta’. Ci siamo fatti carico di portare pacchi alimentari, andare a riscuotere le pensioni delle persone sole, di portare i tablet ai ragazzi che dovevano fare la Dad. Tutto questo fatto con profonda convinzione, perche’ nel Dna dei carabinieri. Vorrei anche ricordare i 30 carabinieri deceduti per Covid e i 12mila contagiati”. Il generale Luzi ha ringraziato il Presidente Mattarella per la medaglia al valor civile assegnata alla bandiera dell’Arma. “Le confermo – ha concluso – che siamo pronti a ripartire con un nuovo slancio, cercando di contribuire, perche’ l’economia possa ripartire”.
“Per me e’ un piacere rinnovare il saluto al comandante generale – ha detto il Capo dello Stato – al quale ho ribadito la riconoscenza e l’apprezzamento per l’opera che l’arma dei carabinieri svolge nel nostro Paese. Faccio gli auguri alle donne e agli uomini dell’arma per questo anniversario. 207 anni di storia strettamente collegati a quella del nostro Paese e degli italiani. L’arma dei carabinieri accompagna la vita quotidiana dei cittadini, conservando un pieno legame di identita’ con il territorio alle sue comunita’. Vorrei esprimere l’apprezzamento a coloro che domani, nel corso della solenne cerimonia, riceveranno riconoscimenti meritati. Un complimento a loro sottolineando che ciascuno di essi rassicura i meriti che ciascun carabiniere ha diritto ad aver riconosciuto”.
“Voglio sottolineare – ha aggiunto – come nelle attuali e difficili condizioni che l’emergenza della pandemia ha determinato nel nostro Paese l’Arma ha fornito costantemente il suo contributo prezioso, confermando la sua vocazione a essere vicina alla vita concreta e quotidiana degli italiani. Solo lieto che siamo presenti tre comandanti di tre aree particolarmente emblematiche e’ particolarmente colpite dalle sofferenze della pandemia”. “La Valseriana, Codogno e Vo Euganeo sono diventati nomi emblematici – ha detto ancora Mattarella – del dolore e delle sofferenze che la pandemia ha provocato in tutto il nostro Paese. In questa condizione del tutto imprevista, senza precedenti ed esperienze si e’ registrato, ancora una volta, lo spirito di vigilanza e di sostegno che rende l’arma un punto di sostegno delle nostre comunita’. Lo hanno fatto tutti i carabinieri, anche quelli in congedo, che voglio ringraziare per il sentimento di appartenenza all’Arma, che conservano gelosamente, ma anche per l’impegno che esprimono nei confronti delle comunita’ del nostro paese”.
“L’Arma si e’ impegnata in ogni parte del nostro Paese – ha proseguito – in particolare con le parti piu’ fragili della popolazione. Tra le varie competenze a cui ha assolto c’e’ stata quella di vigilare sulla corretta conservazione e distribuzione dei vaccini, quella di impedire illeciti comportamenti nella distribuzione e fornitura del materiale sanitario. Sono lieto di aver conferito nell’ottobre scorso il riconoscimento della medaglia d’oro al merito civile alla gloriosa bandiera dell’arma per aver garantito la sicurezza e il rispetto delle condizioni di lavoro. Tutti questi impegni hanno comportato dei rischi, a causa della pandemia hanno perso la vita 30 carabinieri e vorrei esprimere la solidarieta’ dea Repubblica per questo sacrificio ai loro familiari, e oltre 11mila contagiati”. “Giorni fa dicevo ad alcuni bambini di una scuola romana – ha concluso – che mentre eravamo tutti chiuso nelle nostre abitazioni, c’era chi garantiva la nostra sicurezza nelle strade, affrontando un pericolo che gli altri cittadini evitavano restando in casa. Questo e’ un altro motivo di riconoscenza per l’Arma e per tutte le forze di sicurezza del nostro Paese. Tutto questo impegno non ha ridotto il lavoro nei vari settori di attivita’ contro qualunque forma di minaccia criminale per difendere la legalita’ e tutelare i diritti dei cittadini. L’Arma, insieme alle altre forze di sicurezza, e’ vicina ai cittadini a sostegno delle forze democratiche. Rivolgo un pensiero a tutti i carabinieri caduti per la fedelta’ alla Patria”.