È morta all’età di 84 anni Carla Fracci, a causa di un tumore che l’aveva colpita già da tempo. Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Nata a Milano nel 1936, da padre alpino e madre operaia, Fracci è stata e’toile del teatro alla Scala di Milano, dove ha studiato ed esordito, per poi conquistare scena e pubblico dei teatri più importanti del mondo.
Nata il 20 agosto del 1936 a Milano, è stata una delle più grandi ballerine del ‘900. Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta. Dal 1946 studia alla scuola di ballo del Teatro alla Scala con Vera Volkova e altri coreografi, diplomandosi nel 1954. Dopo due anni diviene danzatrice solista, quindi prima ballerina nel 1958. Nel 1964 sposa il regista Beppe Menegatti, dal quale ha avuto un figlio, Francesco.
Tra la fine degli anni Cinquanta e durante gli anni Settanta danza con alcune compagnie straniere, quali il London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet, ora noto come Royal Ballet, lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Nel 1967 è ospite dell’American Ballet Theatre. La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, La Sylphide, Giulietta, Swanilda, Francesca da Rimini, Medea. Ha danzato con vari ballerini, tra i quali Rudolf Nureyev, Vladimir Vasiliev, Henning Kronstam, Mikhail Baryshnikov, Marinel Stefanescu, Alexander Godunov, Erik Bruhn, Gheorghe Iancu, Roberto Bolle.
Da Giselle danzata con Bruhn viene tratto un film nel 1969.
Eugenio Montale le dedicò una poesia, “La danzatrice stanca”, inserita nel Diario del ’71 e del ’72, uscito nel 1973. Alla fine degli anni Ottanta dirige il corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. Dal novembre del 2000 al luglio del 2010 dirige il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Dal giugno 2009 al 2014 è stata anche assessore alla Cultura della Provincia di Firenze. Il 19 settembre 2020 ha ricevuto il premio alla carriera da parte del Senato.