venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

Cepell-Aie, aumentano i lettori nell’anno del Covid-19

Non era poi così scontato che il lockdown imposto per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 facesse registrare un aumento del numero dei lettori.

Un’indagine condotta in primavera dal Centro per il libro e la lettura e dall’Associazione italiana editori aveva rivelato un calo persino dei “lettori forti”, e una relativa riduzione della domanda di acquisto di libri. Prendere atto di questo stato di cose ha messo in allerta le associazioni degli editori, che hanno chiesto tempestivamente misure per contrastare la crisi e supportare soprattutto i piccoli editori, i più colpiti.

La situazione fotografata a luglio si è completamente ribaltata. Il Rapporto di dicembre “La lettura e i consumi culturali nell’anno dell’emergenza”, a cura di Cepell-Aie con la collaborazione di Pepe Research, racconta un’altra Italia.

A ottobre la percentuale di cittadini (15-74 anni) che dichiara di aver letto un libro (compresi eBook e audiolibri) negli ultimi dodici mesi si attesta al 61%, contro il 58% del 2019 e il 55% del 2018.

I lettori di eBook raggiungono un picco del 30% (erano il 26% a maggio e il 25% nel 2019), quelli di audiolibri del 12% (erano l’11% a maggio e il 10% nel 2019). Su 100 lettori, 40 utilizzano supporti perlopiù digitali (erano 32 nel 2019).

Relativamente agli acquisti, poi, rispetto al primo lockdown ben 3,4 milioni di italiani hanno acquistato un libro online per la prima volta e 2,3 milioni un eBook. 

Questi numeri potrebbero far pensare al peggio per le librerie, invece non è così: a ottobre dichiarano di frequentarla il 67% dei lettori, dato inferiore al 2019 (74%) ma in aumento rispetto al 20% di maggio.

«Questa nuova indagine rivela che la lettura torna a crescere e che gli italiani tornano in libreria, fulcro della vivacità culturale italiana – ha sostenuto il presidente del Cepell, Diego Marani -. Parallelamente aumentano anche gli acquisti su internet e la lettura dei libri digitali. Ci fa piacere constatare che si accresce anche il numero dei lettori forti, tutti elementi positivi, che confermano l’efficacia degli sforzi che il Centro per il libro ha avviato e continuerà a perseguire con le proprie campagne di promozione della lettura».

Bisogna considerare che i primi mesi della pandemia sono stati destabilizzanti e hanno completamente stravolto le abitudini delle persone, impattando fortemente anche sui loro consumi. Quello che però emerge dai numeri di questo autunno ci fa ben sperare, sia rispetto alle scelte dei consumatori che alla capacità della filiera culturale di reagire alle esternalità. 

L’universo del libro si è mostrato resiliente e disposto a reinventarsi pur di raggiungere il destinatario finale, ossia il lettore. 

«Ad aumentare gli effetti di queste azioni – ha affermato Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore del MiBACT – hanno poi provveduto gli interventi voluti dal Governo e attuati dalla Direzione, sempre a sostegno dell’intera filiera. Possiamo anzi rivendicare, con legittimo orgoglio, che per dimensioni finanziarie e tempestività l’intervento pubblico italiano è stato il primo fra tutti i Paesi europei».

Se in primavera è aumentato il tempo dedicato a telefono, messaggistica, social network e televisione, a scapito della lettura, questi nuovi dati mostrano un quadro più confortante e sono un punto di partenza per predisporre azioni in grado di avvicinare le persone alla lettura. 

«Le novità, determinate dalla brusca accelerazione che la pandemia ha imposto, saranno oggetto di ulteriore analisi – ha dichiarato Angelo Piero Cappello, direttore del Centro per il libro e la lettura – . È infatti fondamentale utilizzare al meglio i dati raccolti dall’indagine per ideare e realizzare progetti e soluzioni sempre più in linea con le esigenze dei lettori e le tendenze di un mercato in continua evoluzione».

Insomma, segnali positivi che però impongono un costante monitoraggio per rispondere prontamente alle esigenze che il mercato impone.

Come ha infatti ricordato Riccardo Franco Levi, presidente di Aie, seppure “i dati sulla lettura sono allineati al trend di ripresa delle vendite […] non siamo però ancora fuori dall’emergenza: il periodo natalizio sarà cruciale e, d’altra parte, i rapidi cambiamenti nelle modalità di lettura e acquisto impongono nuove sfide per tutta l’editoria”.  

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