“Si tratta di agire e presto per non pregiudicare anche il prossimo anno scolastico”. A dirlo è Pino Turi, segretario generale Uil Scuola, che ricorda come il sindacato aveva previsto in merito a concorsi e didattica, difficoltà e punti critici, ma i problemi e le sollecitazioni ad intervenire sono rimaste inascoltate.
“La pandemia ha prevalso sulle narrazioni di questi mesi, sprecati ad inseguire gli eventi e supportare posizioni di parte.
La realtà ha prevalso sulla narrazione”, osserva Pino Turi in merito alla sospensione dei concorsi pubblici prevista nel nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, “serve un atto di responsabilità e non limitarsi alla sospensione del concorso straordinario, ma serve una sessione di discussione che riguardi il reclutamento”. A giudizio del segretario generale Uil Scuola, la situazione ora è compromessa.
“Il percorso è saltato e va riprogrammato. C’è qualcuno che può pensare che la convivenza tra il concorso ordinario e lo straordinario possa ancora reggere?”, si interroga Turi. Quindi di fronte all’emergenza per il segretario della Uil scuola bisogna prendere atto di un cambiamento.
“Si tratta di agire e presto per non pregiudicare anche il prossimo anno scolastico. Un tema che riguarda centinaia di migliaia di lavoratori che hanno acquisito anni ed anni di esperienza per i quali serve una selezione sui titoli, sul curriculum, con una prova finale di verifica”, sottolinea ancora Pino Turi, “non vanno misurate capacità enciclopediche ma verificate le capacità professionali, quelle che si apprendono in classe, con i ragazzi.
Dobbiamo, ora più che mai”, propone Turi, “pensare ad una sorta di percorso integrato pluriennale che abbia come finalità quella della continuità didattica. Il sistema scolastico ha caratteristiche tali da richiedere percorsi costituzionali di reclutamento, come quelli che la scuola ha sempre avuto”. La realtà è oggi più complicata, il Decreto del presidente del consiglio dei ministri ha sospeso tutti i concorsi pubblici e privati “eccetto”, fa presente Turi, “quelli che si svolgono per valutazione telematica o per curricula – allora esistono concorsi costituzionali diversi? – si interroga il segretario della Uil scuola-, “proprio quelli che erano stati concepiti e sottoscritti con gli accordo governativi presi con i predecessori dell’attuale ministro che peraltro, nella sua vita da sottosegretario, aveva anche condiviso”, osserva ancora Turi, “ci auguriamo che non si pensi a riprendere, acriticamente, il percorso interrotto” “Un percorso già pregiudicato, nella sua iniquità, dall’esclusione di molti candidati, che non hanno potuto partecipare per ragioni a loro non imputabili.
L’interruzione del calendario delle prove, a nostro parere”, polemizza contro il Ministero il segretario della Uil scuola, “archivia un concorso nato male e continuato peggio, che ora mette i candidati in posizioni diversificate. Ancora altre disparità di trattamento” secondo Pino Turi, “il nuovo Decreto del presidente del consiglio dei ministri, archivia il concorso e apre una strada di riflessione nuova che serve a mettere il prossimo anno scolastico nelle condizioni di avviarsi senza ritardi didattici ed educativi. Serve un piano nuovo di reclutamento. Non è tempo di polemiche o di rimpianti”.