La politica americana è scossa da un tragico evento: Melissa Hortman, ex speaker della Camera del Minnesota e figura di spicco delPartito Democratico, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco nella sua abitazione di Champlin, nella notte tra venerdì e sabato. Nell’attacco ha perso la vita anche suo marito, mentre il senatore statale John Hoffman e sua moglie sono rimasti gravemente feriti in una sparatoria parallela a Brooklyn Park, a pochi chilometri di distanza. Secondo le prime ricostruzioni, l’assalitore—un uomo bianco con giubbotto antiproiettile nero, camicia chiara e pantaloni blu—si sarebbe finto un agente di polizia per introdursi nelle abitazioni delle vittime. Le autorità ritengono che si tratti di un attacco mirato, forse di matrice politica, e hanno lanciato una caccia all’uomo per individuare il sospettato, considerato armato e pericoloso. Il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha condannato fermamente l’accaduto, definendolo un “attacco alla democrazia” e assicurando che le autorità avranno tutte le risorse necessarie per catturare il responsabile. L’FBI è stata coinvolta nelle indagini, mentre la polizia ha invitato i cittadini a non aprire la porta a sconosciuti fino a nuovo ordine. Melissa Hortman, 53 anni, era una delle figure più influenti della politica statale. Eletta per la prima volta nel 2004, ha ricoperto il ruolo di speaker della Camera dal 2019 al 2023, distinguendosi per il suo impegno su temi ambientali e sociali. La sua morte arriva in un contesto di crescente violenza contro esponenti politici negli Stati Uniti, alimentando il dibattito sulla sicurezza dei legislatori. L’ex deputata Gabrielle Giffords, sopravvissuta a un attentato nel 2011, ha dichiarato: “Un attacco ai legislatori è un attacco alla democrazia stessa”. Mentre le indagini proseguono, il Minnesota piange la perdita di una leader che ha segnato la politica dello Stato per oltre due decenni.
