giovedì, 16 Gennaio, 2025
Società

131 progetti di Servizio Civile per gli obiettivi dell’Agenda  Onu 2030

2.742 volontari Amesci in campo per la solidarietà

2.742 volontari Amesci in campo per la solidarietà

 “Un esercito di giovani al fianco dello Stato per rispondere ai bisogni dei territori”. Così, Enrico Maria Borrelli – fondatore e presidente della Fondazione Amesci – ha annunciato l’avvio di ben 131 progetti di Servizio Civile Universale, in partnership con 278 enti pubblici e del mondo no-profit, in 19 regioni italiane e in 14 Paesi esteri. Sono 18 milioni di euro i fondi stanziati dallo Stato e attivati da Amesci in favore dei giovani per questi progetti.

Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile.

Gli interventi progettuali che si sviluppano in numerosi i settori di intervento contribuiscono a realizzare gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU per lo Sviluppo Sostenibile. Il settore dell’Educazione e promozione culturale risulta essere quello “privilegiato”. Sono 1.178 i volontari (ovvero, il 42,96% del totale) impegnati in 56 progetti finalizzati a favorire: attività di animazione culturale per i minori, per i giovani e gli anziani; il contrasto del fenomeno della dispersione scolastica, il supporto delle attività degli sportelli informativi dedicati ai cittadini, all’educazione ‘digitale’ e a promuovere lo sport.

Un’altra parte consistente di volontari, più precisamente 932 (pari al 34% dei volontari) è impegnata nei settori dell’assistenza, della Protezione Civile, dell’ambiente e dell’agricoltura sociale.

Infine, meritevole di attenzione è il settore della valorizzazione e tutela del patrimonio artistico e culturale, dei centri minori e delle culture locali. Sono ben 270 (il 9,84%) i volontari impegnati.

In occasione dell’avvio dei progetti finanziati nell’ambito del Bando ordinario 2023 dal Dipartimento per le Politiche Giovanili ed il Servizio Civile Universale, lo stesso presidente Borrelli ha dichiarato: “Siamo in prima linea con questo esercito di 2.742 giovani volontari al fianco dello Stato per rispondere ai bisogni dei territori e dei cittadini, e rafforzare le comunità per le sfide del futuro: la scelta di queste ragazze e di questi ragazzi di impegnarsi con il Servizio civile Universale è uno straordinario segnale di coesione per il futuro della nostra società che non deve passare inosservato alla politica e all’opinione pubblica”

 

I volontari supporteranno le attività di 138 organizzazioni di Terzo Settore e 138 Enti Pubblici (Comuni, Comunità montane, RSA, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Università).

La missione della Fondazione Amesci non si ferma ai confini nazionali e, anzi, sono 92 i volontari che opereranno in 17 progetti che coinvolgono ben 14 stati esteri in attività di cooperazione allo sviluppo, promozione della democrazia partecipativa ed educazione e promozione culturale.

Cresce l’attenzione dei giovani verso il Servizio Civile Universale

“Il Servizio Civile Universale è una vera e propria scuola di cittadinanza, l’unica che abbiamo nel nostro Paese, e rappresenta la politica più efficace per stimolare e favorire la partecipazione dei giovani e l’educazione civica dei cittadini per affrontare le sfide dell’età adulta, anche quelle professionali, con consapevolezza e senso di appartenenza alla comunità. Investire sull’educazione, oltre che sulla formazione, della futura classe dirigente del Paese, significa creare i presupposti per uno sviluppo culturale, sociale, ambientale ed economico davvero sostenibile” – ha affermato il Presidente Borrelli, il quale ha pure aggiunto che: “Al calo della fiducia dei giovani nel sistema educativo, come segnalano i dati della ricerca realizzata dal Consiglio Nazionale dei Giovani in collaborazione con l’Istituto Piepoli, si contrappone una crescita dell’attenzione dei giovani verso il Servizio Civile Universale: più di 114.000 domande per i 52.236 posti messi a bando nel 2024, ovvero una media di 2,16 domande per ogni posto disponibile, in netto aumento rispetto all’1,5 dell’anno precedente”.

Valorizzare e incoraggiare la domanda di partecipazione dei giovani

Secondo il Presidente di AMESCI, sono necessari almeno due interventi, ritenuti fondamentali per il futuro del Servizio Civile. Il primo intervento deve definire, seppur a distanza di 23 anni dalla sua istituzione, uno stanziamento di fondi stabili e adeguati alla sua vocazione ‘universale’, consentendo ad un numero sempre maggiore di giovani di potervi partecipare. Il secondo, favorire e semplificare la partecipazione degli enti, che hanno il compito di attuare, in strutture e con risorse proprie, questa politica pubblica e di accompagnare i giovani durante un anno così importante per la loro crescita e la loro vita.

 

In conclusione il Presidente di Amesci ha voluto ricordare che, proprio nei giorni scorsi, il Presidente della Repubblica Italiana, On. Sergio Mattarella, in occasione dell’inaugurazione a Cagliari dell’anno scolastico, aveva dichiarato che: “è dalla qualità del sistema educativo che dipende strettamente il futuro della nostra società”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.