venerdì, 10 Gennaio, 2025
Lavoro

Istat, nel 2023 produttività in caduta: -2,5% per il lavoro. Flessione in tutti i settori

Il contributo negativo maggiore dalle attività del commercio, trasporti, alberghi e pubblici esercizi

La produttività del lavoro vede una “forte riduzione”. Segnali negativi per l’Italia arrivano dall’Istat che indica un calo diffuso in tutti i settori inclusa l’industria, che segue un lungo periodo di crescita lenta, con un incremento medio dello 0,5% tra il 2014 e il 2023, mentre la media europea, negli stessi anni, è stata di una crescita della produttività del lavoro dell’1,1%.
Per l’Istituto nazionale di statistica l’Italia ha registrato cali di tutti gli indicatori di produttività nel 2023.

Le cifre del rapporto

“Il calo”, osserva l’Istat, “effetto di un aumento delle ore lavorate maggiore del valore aggiunto, è spiegato dalla riduzione della produttività totale dei fattori (Ptf, -2,5% nel 2023) che riflette il progresso tecnico.
Nel 2023 la crescita del valore aggiunto dei settori che producono beni e servizi di mercato (+0,2%), misurata in volume, è in marcata decelerazione rispetto al 2022 (+6,2%). Il tasso di crescita del capitale (+1,1%) è invariato rispetto al 2022, mentre rallenta l’incremento dell’input lavoro, misurato in ore lavorate, che passa dal 5,2% del 2022 al 2,7% del 2023. In flessione risultano invece tutti gli indicatori di produttività”.

In giù capitale e ore lavorate

Anche la produttività del capitale cala, dello 0,9%, “nel 2023 per effetto del ‘modestissimo aumento’ del valore aggiunto (+0,2%), associato ad un incremento dell’input di capitale dell’1,1%. Si riduce, al tempo stesso, l’intensità di capitale rispetto alle ore lavorare”, evidenzia l’Istituto
“Alla flessione della produttività del lavoro contribuiscono in modo diverso i vari settori, dove le ore lavorate crescono più del valore aggiunto. In altri termini, c’è più lavoro ma è più povero.
“Il contributo negativo maggiore”, indica l’Istat, “viene dalle attività del commercio, trasporti, alberghi e pubblici esercizi, per 0,9 punti percentuali”.

Industria in affanno

Seguono gli impatti negativi dell’industria in senso stretto, di 0,7 punti percentuali, e delle attività finanziarie e assicurative, di 0,6 punti. Al contrario, i settori con un contributo positivo alla produttività del lavoro sono le costruzioni (+0,3 punti percentuali), l’agricoltura e le attività degli altri servizi (+0,1 punti).

In Europa

La diminuzione della produttività del lavoro registrata in Italia nel 2023 è molto superiore a quella della Germania (-0,3%) e a quella media nell’Ue (-0,4%). La Francia e la Spagna, invece, per l’Istat, “hanno segnato una discreta dinamica positiva della produttività del lavoro, con un aumento rispettivamente dell’1,5% e dello 0,8%”.

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