sabato, 23 Novembre, 2024
Società

Formazione e imprese. Gregorini (Cna): l’impegno come missione, così nasce una classe dirigente

La Confederazione: sempre più incisivo il ruolo delle donne

Impresa come missione e donne sempre più presenti, per la Confederazione nazionale degli artigiani è in atto una svolta che farà bene all’economia del Paese, al lavoro e alle stesse imprese. “C’è bisogno di recuperare il valore del ruolo della classe dirigente”, spiega il segretario generale, Otello Gregorini, in apertura della riunione di presidenza di Cna-Impresa donna, “e se recuperiamo questo valore, recuperiamo anche la disponibilità del singolo a impegnarsi. Entrare nel nostro sistema offre delle opportunità e dobbiamo creare delle condizioni che possano aprire spazi di coinvolgimento. Fare rappresentanza non è un lavoro, ma una missione.”

Autonomia politica e dialogo

Nell’introdurre il tema della formazione della classe dirigente, Gregorini ha sottolineato non solo l’importanza di un aspetto tanto complesso e delicato, ma di come sia cambiato l’approccio nell’arco storico della Confederazione: “La classe dirigente della Cna ha avuto un primo e un dopo. Dagli anni novanta, con la chiusura del periodo di dipendenza dai partiti, la Confederazione ha coinvolto attivamente gli imprenditori nella funzione di rappresentanza, garantendo autonomia politica e dialogo con tutte le parti politiche. Il tema fondamentale è che la selezione della classe dirigente deve avvenire dal territorio e dovrebbe essere costruito un percorso, una sorta di kit, che permetta alla Cna di essere attenta a sostenere la crescita e la conoscenza degli imprenditori che vogliono diventare dirigenti.”

Le opportunità offerte

La giornata ha rappresentato un’occasione di formazione, propedeutica al Meeting di Cna impresa donna, che si terrà in Puglia a Monopoli a fine ottobre, utile per approfondire le dinamiche, il lavoro e le opportunità di rappresentanza del Sistema Cna, in vista dell’anno delle assemblee elettive.

“La conoscenza e consapevolezza ci danno forza”, commenta Cristiana Alderighi, coordinatrice di Cna Impresa Donna, introducendo l’incontro, “sono strumenti per porci obbiettivi futuri. Abbiamo intravisto un percorso che oggi si incrocia con un momento cruciale della Cna. Il 2025 è l’anno delle assemblee elettive. La formazione serve appunto ad allargare la consapevolezza a chi è meno addentro alla Confederazione, per mostrarne le opportunità, ed è per questo che il titolo del nostro evento è ‘Come e perché rimettersi in gioco’.”

Donne e imprese in aumento

Il direttore della divisione Economica e del Lavoro, Claudio Giovine, scende nel dettaglio del sistema Confederale: dalle varie identità ai livelli, illustrando l’articolazione a più dimensioni, le attività di rappresentanza, il ruolo degli enti bilaterali e il rapporto anche con gli organismi europei: “un sistema che permette di tutelare lavoratori, artigiani, dando soluzioni che si traducono in azione legislativa e in azione economica, in piena autonomia”.

Il direttore della divisione Organizzazione e Finanza, Nicola Tosi, ricorda lo statuto, il regolamento attuativo e quello specifico per il raggruppamento di interesse e le regole del sistema Cna, indica come la giornata di formazione sia stata il frutto di un’esigenza colta dalle associate di Cna Impresa Donna per costruire un percorso di crescita e consapevolezza.

Il direttore della divisione Sindacale e Associativa, Fabio Bezzi, presenta come lo sviluppo e il ruolo avuto dal raggruppamento di interesse svolto negli ultimi quattro anni all’interno della Confederazione, ha permesso l’aumento del 4, 5% di associate iscritte a Cna Impresa Donna.

Formazione è azione

A prendere la parola i capi divisione, Pino Vivace, direttore della Fondazione Ecipa, che ha anticipato le attività del Meeting di Monopoli. “Formazione vuol dire dare una nuova forma all’azione”, conclude la presidente di CNA Impresa Donna, Mariella Triolo, “per noi è essenziale capire le regole per strutturare un futuro consapevole all’interno della Confederazione. Solo con la consapevolezza possiamo creare nuove basi future e per informare le altre donne del percorso e dell’opportunità.”

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