La Paper Week 2024 di Comieco si apre con un’importante occasione di confronto tra istituzioni nazionali, europee ed industria sui risultati e sulle prospettive di un settore, quello del riciclo di carta e cartone, che si conferma in perfetta salute con un tasso di riciclo degli imballaggi stabilmente sopra l’85% da quattro anni e che nel 2023 ha superato il 90%. L’Italia, grazie al suo sistema di raccolta e riciclo, rappresenta oggi il 13% della raccolta complessiva europea di carta e cartone e reimpiega per la produzione circa il 12% di macero e nel corso del convegno “L’industria nazionale del riciclo di carta e cartone: le potenzialità del Meridione per un’economia sempre più circolare.”, tenutosi a Salerno, si è discusso proprio di come il nostro Paese, anche grazie agli investimenti delle imprese e ai contributi del PNRR, abbia tutte le “carte” in regola non solo per confermare gli importanti risultati già raggiunti ma per superarli.
Investimento da 106mln
Durante il convegno è stato presentato l’aggiornamento dello studio di Nomisma commissionato da Comieco che analizza in ottica multidimensionale gli effetti e i benefici economici, occupazionali, ambientali e territoriali degli investimenti PNRR per la filiera della raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone. “Nell’attuazione dei progetti ‘Faro’ di economia circolare finanziati dal PNRR l’intervento relativo al settore carta e cartone prevede un contributo complessivo di circa 106 milioni di euro con 58 impianti oggetto di cofinanziamento (di cui 39 al Centro-Sud). L’effetto leva di tali investimenti, soprattutto al sud dove verranno realizzati nuovi impianti, è straordinario: significativa in questo senso la stima riferita a Sicilia e Campania rispetto allo scenario senza PNRR con, rispettivamente, il 14% e il 4% di tasso annuo incrementale di crescita occupazionale”, commenta Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo Sostenibile del MASE. “Il potenziale di raccolta differenziata di rifiuti cartacei potrà essere aumentato di oltre 700mila tonnellate, di cui oltre 400mila al Sud” aggiunge Francesco Capobianco di Nomisma. “Questo soprattutto grazie all’aumentata capacità produttiva delle 16 cartiere e dei 42 impianti di trattamento dei rifiuti cartacei che saranno oggetto dei finanziamenti. Gli effetti PNRR si sentiranno anche sotto il profilo ambientale grazie ad una diminuzione dello smaltimento in discarica e ad una migliore efficienza energetica degli impianti con conseguente diminuzione di consumo di CO2 per unità di prodotto”.