Il mese di ottobre da poco terminato si classifica come il più bollente di sempre con una temperatura superiore di oltre 3,15 gradi la media storica. Su un territorio più fragile si sono abbattuti fino a ora nel solo mese di novembre ben 90 eventi estremi tra trombe d’aria, bufere di vento e bombe d’acqua concentrate soprattutto proprio nel centro Italia secondo il monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database), provocando dispersi e vittime “per le quali si esprime profondo cordoglio”.
Toscana a rischio
“Con i nubifragi sono state inondate” – precisa la Coldiretti – “città e campagne dove si contano coltivazioni, allevamenti e fienili allagati e scoperchiati, serre divelte, alberi abbattuti e rami spezzati ma anche strade rurali franate e terreni ed aziende inaccessibili”. Ma la situazione più grave, rileva la Coldiretti, è in Toscana dove “a causa dell’esondazioni dei torrenti e dei corsi d’acqua che hanno allagato serre e campi già seminati con colture autunnali come cereali e favino, e delle fortissime raffiche di vento che hanno strappato coperture, troncato alberi e fatto cadere le olive che a questo punto non potranno più essere raccolte”.
Supporto alle aziende
Continua la Coldiretti: “L’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività nelle campagne. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque”. In conclusione, la Coldiretti, “occorrono investimenti dal Pnrr per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con una rete di piccoli invasi, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”.