TORINO (ITALPRESS) – D'ora in poi si chiamerà "Pro One" la nuova grande strategia di Stellantis dedicata ai veicoli commerciali, che vale circa 60 miliardi dei 180 di fatturato annuo del gruppo, e genera anche un terzo dei ricavi netti. Che nasce con un obiettivo ambizioso, crescere nelle vendite del 25% entro il 2027. "Vogliamo passare dagli 1,6 milioni di veicoli venduti nel 2022, a circa due milioni" spiega Jean-Philippe Imparato, responsabile mondiale dei veicoli commerciali e del brand Alfa Romeo, rispondendo a una domanda di Italpress a margine dell'evento di presentazione dei nuovo business svoltosi a Balocco. "Nel 2023 puntiamo a 1,8 milioni, ma non è un target definito. Vogliamo diventare il numero uno al mondo, superando Ford che vende 1,9 milioni di mezzi" garantisce. Una crescita consistente, che sarà distribuita su tutti e quindici i siti produttivi di Pro One, con l'obiettivo commerciale di crescere quasi ovunque, compresa l'Europa dove la quota è del 31% e si punta al 34%. Citroën, Fiat, Opel, Peugeot, Ram e Vauxhall i marchi coinvolti in questa piccola rivoluzione, che per il consumatore finale non sarà però visibile, poiché i mandati commerciali delle concessionarie non cambieranno. Industrialmente la strategia è chiara, condividere il maggior numero di componenti e processi, per razionalizzare i costi. Un processo che è il prolungamento di quanto avviene già decenni, quando ancora Stellantis non esisteva, ma Fiat e Psa tra Atessa e Valenciennes producevano insieme i veicoli commerciali. Ora il processo sarà ampliato agli altri marchi del gruppo, ottimizzando l'utilizzo dei vari marchi sui mercati globali. Sudamerica, Asia e Africa sono le aree dove Imparato si aspetta la maggior crescita, contestualmente al rafforzamento della presenza in Nord America sfruttando il brand Ram, che lancerà quattro pickup elettrificati nei prossimi due anni, tra cui il nuovo Ram 1500 REV nel 2024, e una nuova soluzione a idrogeno in arrivo. Nel resto del mondo sono attesi cinque furgoni, 10 pickup e un'offerta nell'ambito della micromobilità sono le novità di prodotto, che saranno presentate il 23 ottobre. "L'obiettivo che abbiamo è di realizzare una quota del 40% di veicoli a zero emissioni nel 2030" spiega ancora Imparato. Per riuscirci è in arrivo una gamma più ampia di propulsori BEV di seconda generazione con un'autonomia incrementata, una soluzione esclusiva con celle a combustibile a idrogeno e un solido piano per lo sviluppo dei veicoli allestiti. Incrementato anche lo sviluppo del software con il 100% di nuovi furgoni e pickup connessi entro la fine del 2023, nuovi pacchetti di servizi connessi quali "manutenzione preventiva", per garantire continuità operativa, "gestione delle attività" e "eco-drive coaching" (addestramento alla guida ecologica) per migliorare l'efficienza. Veicoli che saranno tutti sviluppati su due piattaforme: la Emp2 per i veicoli medi, e la X250 per i veicoli di dimensioni maggiori. Proprio quest'ultima è presente ad Atessa, il più importante sito produttivo della nuova divisione, che ogni anno sforna circa 300mila veicoli. "E' un impianto fondamentale ed è un punto di riferimento per noi. Il mestiere dei veicoli commerciali è molto legato all'esperienza che si ha. Non si può improvvisare la produzione di questa tipologia di veicoli. Ad Atessa c'è una storia lunga 40 anni, è Stellantis prima di Stellantis" spiega Imparato. In Italia è attivo anche Pratola Serra, dove si realizzano i motori diesel per i veicoli commerciali di tutto il gruppo per l'Europa, mentre ad Atessa è previsto anche l'avvio della produzione di veicolo commerciale realizzato per Toyota dal prossimo anno. foto: ufficio stampa Stellantis (ITALPRESS). xb2/tvi/red 18-Ott-23 16:45