giovedì, 2 Maggio, 2024
Economia

Il Direttore dell’Agenzia delle Entrate: “Al via i controlli incrociati per contrastare l’evasione”

Tracciare gli evasori e migliorare i servizi telematici sono solo alcuni degli obiettivi dichiarati nella convenzione firmata da governo e Agenzia delle Entrate, guidata da Ernesto Maria Ruffini, per ottenere entro il 2025 l’incasso di 2,8 miliardi in più dalla lotta all’evasione fiscale. Si parla anche di accelerazione, nello specifico di rimborsi e sul contenzioso. La prospettiva illustrata dal direttore dell’ente, mira dunque a rendere più lineare il lavoro di individuazione dei soggetti che evadono il fisco.

Risorse fondamentali

Ernesto Maria Ruffini, in un’intervista rilasciata oggi al ‘Corriere della Sera’, considera l’archivio dei conti correnti una risorsa fondamentale per conseguire lo scopo, poiché consente di intercettare gli individui con residenza fittizia all’estero, ma che hanno conti correnti nel nostro Paese. “La lotta all’evasione passa necessariamente attraverso i controlli incrociati sui conti correnti. Fermo restando che la stragrande maggioranza dei contribuenti è onesta e paga sempre tutto, fino all’ultimo centesimo, anche se non naviga nell’oro”, commenta il Direttore.

Obiettivi definiti

All’obiettivo di recuperare 2,8 miliardi dall’evasione, si è arrivati “recuperando capacità operativa, grazie a un ambizioso piano di reclutamento di 11mila funzionari”. Una decina di anni fa il livello di evasione fiscale “in senso stretto”, ovvero relativa a Irpef, Iva, Irap, Ires, senza considerare quella sui contributi previdenziali, si aggirava sugli 85 miliardi.

Più 1,3 miliardi per il 2023

Se si poteva fare di più? “Bisogna considerare che questo incremento è aggiuntivo rispetto ai risultati già conseguiti: già nel 2019, grazie anche all’introduzione della fatturazione elettronica, era scesa a 75. È presto per fare previsioni sui risultati del nuovo strumento, ma quest’anno siamo in grado di assicurare 1,3 miliardi in più rispetto a quanto previsto dalla scorsa convenzione”.

Controlli rigorosi

Rispetto alle polemiche sul ‘pizzo di Stato’, Ruffini risponde: “L’Agenzia si limita ad applicare la legge. Oltre l’80% del totale dell’evasione riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta in modo infedele; meno del 20% riguarda la cosiddetta evasione da versamento, cioè di chi presenta la dichiarazione, ma poi non salda quanto deve”. Conclude Ruffini: “Abbiamo spostato l’asticella in alto del 15%. Il nostro lavoro sarà valutato anche e soprattutto sull’incremento dei servizi telematici, sulla accelerazione dei rimborsi, sul contenzioso”.

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