Sono passati 42 anni dal tragico giorno in cui, nel cielo di Ustica, si compì una strage che recise un numero spaventoso di vite umane e impresse una ferita profonda nella coscienza del Paese. “Desidero anzitutto rinnovare sentimenti di vicinanza e solidarietà a chi ha perso i propri cari ed è stato costretto a convivere con questo dolore. Nella storia del Paese, la memoria delle sofferenze è stata tenuta viva anche grazie all’impegno civile dei familiari e così è per Ustica.
La loro sofferenza è divenuta patrimonio comune, mentre è responsabilità della Repubblica custodire la memoria delle tragedie che hanno caratterizzato il percorso della storia italiana per scongiurare che possano ripetersi”. “La solidarietà della comunità politica del Paese si raccoglie oggi intorno alle vittime e ai loro familiari, per l’affermazione di quella unità di popolo che l’Italia sa esprimere nei momenti più drammatici, a difesa dei valori che ispirano la nostra collettività”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.