sabato, 16 Novembre, 2024
Agroalimentare

Coldiretti: subito una iniziativa mondiale in aiuto di milioni di persone a rischio povertà e denutrizione

Insicurezza alimentare, milioni di persone verso la povertà e la denutrizione. È il futuro che attende le aree più povere del pianeta se non c’è subito un intervento degli Stati ed enti mondiali interessanti. Per la Coldiretti oggi è urgente e “indispensabile fornire un sostegno urgente e coordinato ai Paesi in situazione di insicurezza alimentare”.

Milioni di persone alla fame

La richiesta che è stata indirizzata alla comunità internazionale, fa sapere Confagricoltura, dai leader della Banca mondiale, del Programma alimentare della FAO, del Fondo monetario internazionale (FMI) e dell’Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
“Il forte aumento dei prezzi delle materie prime agricole e la carenza di forniture”, si sottolinea nel documento congiunto – “stanno spingendo milioni di persone verso la povertà e la denutrizione”.

Una crisi globale

Il Fondo monetario internazionale, in particolare, ha rivisto al ribasso le previsioni relative alla crescita economica su scala globale per quest’anno e per il 2023, sostenendo inoltre che, a causa della guerra in corso, sono attesi danni pesanti per i Paesi che più dipendono da Ucraina e Federazione Russa per le forniture di cereali e energia. “Le vendite all’estero di grano e orzo dei due Paesi incidono per il 30% sul totale delle esportazioni mondiali”, evidenzia Confagricoltura, “E l’Ucraina è il quarto esportatore mondiale di mais, i cui futures alla borsa di Chicago hanno raggiunto il livello più alto dal 2012”.

Politiche agricole da adeguare

“Alla luce di questi scenari, c’è da chiedersi se il nuovo corso della PAC sia adeguato alle sfide alle quali l’Unione europea è chiamata a rispondere”, dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, “Il potenziale produttivo dell’agricoltura europea, che è tra i più avanzati al mondo, e la competitività delle imprese che producono per il mercato vanno salvaguardati”.
“Va anche ricordato”, prosegue Giansanti, “che i capi di Stato e di governo della UE hanno preso posizione a favore della riduzione della dipendenza dalle importazioni di prodotti agricoli chiave e hanno chiesto alla Commissione di affrontare la questione della sicurezza alimentare globale”.

Assicurare gli alimenti

“Non si tratta di rimettere in discussione gli obiettivi della transizione ambientale”, conclude Giansanti, “ma di assicurare, come è possibile grazie alle innovazioni tecnologiche, la sostenibilità ambientale dell’agricoltura europea con quella sociale ed economica”.

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