Alle prime luci dell’alba, violenti scontri attorno la moschea di al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme. Alcuni palestinesi a volto coperto hanno aggredito i fedeli ebrei riuniti nel piazzale Occidentale del “muro del pianto”, lanciando pietre e altri ordigni.
La polizia ha sottolineato che questi disordini “impedivano di fatto a migliaia di pacifici fedeli musulmani di accedere al complesso per le preghiere del secondo venerdì del mese Ramadan”. La polizia ha affermato che prima di intervenire con mezzi anti-sommossa e procedere ad arresti, “erano stati dati invano molti avvertimenti e molte opportunità ai facinorosi per disperdersi autonomamente”. La polizia ha seccamente smentito l’accusa mossa da alcuni esponenti palestinesi secondo cui gli agenti sarebbero stati i primi ad avviare gli scontri.
Abbiamo fatto tutto il possibile per evitare di entrare nel complesso sul Monte del Tempio – ha spiegato il capo della polizia israeliana, Kobi Shabtai – Abbiamo cercato di lasciare la gestione della giornata al Waqf (musulmano). Ma quando gli agitatori hanno lanciato ordigni pirotecnici e pietre sui fedeli ebrei al Muro Occidentale, siamo intervenuti e li abbiamo arrestati”. Un portavoce della polizia ha aggiunto: “Mentre la polizia si adopera per garantire la libertà di culto per tutti e preservare la legge e la sicurezza nei luoghi santi e in tutta Gerusalemme, vi sono altri che scelgono la violenza. Continueremo ad adottare misure energiche contro coloro che attentato alla pace e alla sicurezza dei cittadini”.
Israele – ha affermato il ministro della Pubblica Sicurezza Omer Bar-Lev – non ha nessun interesse che il Monte del Tempio diventi un epicentro di violenze che danneggiano sia i fedeli musulmani che i fedeli ebrei al Muro Occidentale”. “Israele – ha dichiarato il ministro degli esteri Yair Lapid – è impegnato a garantire la libertà di culto per tutte le fedi e il nostro obiettivo è consentire la pacifica preghiera dei credenti durante le festività del Ramadan.
Le violenze di questa mattina sul Monte del Tempio sono inaccettabili e vanno contro lo spirito delle religioni in cui crediamo. La convergenza (quest’anno) di Pesach, Ramadan e Pasqua (cristiana) è il simbolo di ciò che abbiamo in comune. Non dobbiamo permettere a nessuno di trasformare questi giorni sacri in una piattaforma di odio, istigazione e violenza”.