In Italia più di un avvocato su due è donna: in base ai dati sugli iscritti alla Cassa Forense in attività nel 2020, infatti, le donne sono 115.724 a fronte di 115.571 uomini, pari al 50,03% del totale. La regione più “rosa” è l’Umbria, con oltre il 55% di professioniste sul totale, seguita da Emilia-Romagna e Piemonte (54,6%), dalla Toscana (54,1%) e dalla Lombardia (53,7%), mentre quella dove la presenza femminile è minore è la Valle d’Aosta (43,5%), preceduta da Campania (44,7%), Puglia (44,7%), Trentino – Alto Adige (47,2%) e Molise (47,3%). Gli Ordini con la percentuale più elevata di presenza femminile sono quelli di Busto Arsizio, con oltre il 61% di avvocati donne, e Rieti (60%). La Valle d’Aosta è la regione dove le donne avvocato hanno il reddito medio più elevato (42.265 euro), seguita da Lombardia (40.631 euro) e Trentino – Alto Adige (40.130 euro). Calabria (12.574 euro), Basilicata (14.222 euro) e Sicilia (14.790) sono invece quelle dove il reddito medio delle professioniste è più basso. I dati della Cassa Forense evidenziano però in tutte le regioni un divario di genere abbastanza netto fra uomini e donne: il reddito di queste ultime, infatti, è in generale inferiore di oltre la metà rispetto a quello dei loro colleghi. Il divario è particolarmente evidente in Lombardia, dove il reddito medio delle donne avvocato equivale al 39,8% di quello degli uomini (102.194 euro); le regioni dove la sperequazione è meno marcata sono la Sardegna (55,7%, pari a 20.333 euro vs 36.491) e il Friuli – Venezia Giulia (50,6%, pari a 32.994 euro vs 65.200). In Italia ci sono realtà dove la presenza femminile arriva anche al 70%: è il caso dello studio Martinez & Novebaci, studio legale associato con sede principale a Milano. “Da sempre – dichiara Antonello Martinez, fondatore dello studio – puntiamo sul talento femminile e riconosciamo le competenze e la professionalità delle colleghe, alcune delle quali occupano all’interno dello studio posizioni di assoluta responsabilità”. Fra le divisioni nelle quali è strutturato lo studio, infatti, quattro sono guidate da donne: l’avvocato Raffaella Di Carlo è responsabile della divisione di diritto societario, l’avvocato Tina Caforio dirige la divisione diritto di famiglia, la dottoressa Maria Teresa Carrus guida la divisione commercialistica, mentre l’avvocato Federica Gramatica, oltre ad essere a capo della divisione (tutta al femminile) di diritto sportivo, è la prima e unica donna che difende i calciatori professionisti nel sindacato dell’Associazione Italiani Calciatori (AIC).