lunedì, 18 Novembre, 2024

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Esteri

Più di 4.000 annunci per farmaci in stile Ozempic trovati in vendita su Instagram e Facebook

Federico Tremarco
Farmacie online, centri medici e cliniche dietetiche stanno pubblicando migliaia di annunci di perdita di peso sui social media per i farmaci Ozempic e Wegovy o per il loro principio attivo, capitalizzando un aumento di interesse per i farmaci ma anche facendo arrabbiare alcuni consumatori che affermano di essere inondati di annunci che suggeriscono benefici dal farmaco . Solo su...
Attualità

Mimit: truffe. Ministro Urso denuncia falsi post pubblicitari su investimenti

Lorenzo Romeo
Una denuncia contro ignoti “a seguito della reiterata pubblicazione, sulle piattaforme social, di post pubblicitari che accostano la sua immagine a false proposte di investimento in azioni di società partecipate dallo Stato”. È quanto presentato alle autorità dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “La denuncia è stata formalizzata innanzi a ufficiali della Polizia di Stato,...
Il Cittadino

L’agorazonta Fiorello e il post-social

Tommaso Marvasi
Venerdì 9 giugno si è celebrata l’ultima puntata della fortunatissima trasmissione radio-televisiva “Viva Rai 2”, con la partecipazione straordinaria – divertita, per  quanto muta – dell’a.d. della Rai, Roberto Sergio. Fiorello ha giocato con lui, come ha fatto con un altro centinaia di ospiti durante le 115 puntate della trasmissione (cui vanno aggiunte le quattro o cinque di “Viva Sanremo”). Il...
Esteri

Multa record a Meta, privacy violata

Federico Leone
Fino a pochi giorni fa, negli ambienti professionali più sensibili al tema (privacy, informatica e tecnologia) circolava voce che Meta, proprietaria di Facebook, Whatsapp ed Instagram, avrebbe ricevuto una sanzione importante dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali irlandese. Si parlava di una cifra moto elevata, superiore ai 700mln di euro. Ebbene  la sanzione ammonta alla cifra record di...
Esteri

Caso YouTube-twitter: la Corte Suprema non sospende l’immunità delle società Internet dalle azioni legali sui contenuti degli utenti

Leonzia Gaina
La Corte Suprema ha eluso una sentenza sullo scudo legale che protegge le società di Internet dalle azioni legali relative ai contenuti pubblicati dagli utenti in un caso riguardante le accuse secondo cui YouTube era responsabile per aver suggerito video che promuovono l’Islam militante violento. Il tribunale non ha deciso la questione legale sulla questione se le protezioni di responsabilità...
Hi-Tech

Digitalizzazione: gli over 50 usano la tecnologia per rimanere a contatto con i familiari

Valerio Servillo
Gli over 50 desiderano essere connessi ed usare le nuove tecnologie per restare in contatto con familiari ed amici. Lo rivela l’indagine sulla digitalizzazione di Format Research, condotta su un campione di oltre 1.500 persone tra i 50 e gli 85 anni. Quasi l’85% degli over 50 possiede uno smartphone, oltre il 61% ha un pc e il 21% ha...
Esteri

Il boom dei “babygirl”: come i social usano il termine per definire diverse tipologie maschili

Cristina Gambini
Nel mondo social, il personaggio di “Succession” Kendall Roy è stato descritto come molte cose: depresso, alla disperata ricerca di attenzioni. Ma per il suo accanito seguito, Kendall, interpretato da Jeremy Strong, è solo una “babygirl”. In internet, il termine non è dispregiativo. E’ stato riproposto dai fan online per etichettare i loro uomini preferiti. Sia che siano di fantasia...
Società

Social media: alleviano la noia ma distruggono la creatività

Alessandro Alongi
I social media? Sicuramente utili per alleviare la noia, meno invece per stimolare la creatività e la possibilità di scoprire nuove passioni. Sono questi i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Marketing Theory e coordinato dal Prof. Stephen Murphy del Trinity College di Dublino. In particolare, la ricerca mette in luce le caratteristiche della noia, uno stato emotivo sempre presente – a diversi dosaggi –...
Società

Foto di bimbi sui social un regalo ai criminali

Ranieri Razzante*
Ma quanto siamo imprudenti su internet? È già noto che la maggior parte delle insidie che provengono dal mondo virtuale abbia origine dalla leggerezza con la quale si utilizzano gli strumenti, magari andando su siti non protetti e sicuri, oppure rispondendo a mail palesemente non attendibili. Ma lo studio pubblicato dalla società europea di pediatria, in coordinamento con quella italiana,...