domenica, 17 Novembre, 2024
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Coronavirus: Casellati “Mettere soldi in tasca agli italiani”

“Ci troviamo di fronte ad un Paese stremato e che ha paura. Tre mesi di epidemia e di isolamento domiciliare lo hanno messo in ginocchio. Noi dobbiamo aiutarlo. Sulla ripresa economica pesano ancora troppi interrogativi con un ‘tira e molla’ di risposte che non possiamo permetterci. Serve chiarezza, rapidità ed efficacia. Aprire subito ed in sicurezza tutte le attività economiche. Mettere soldi in tasca agli italiani, sostenendo soprattutto le famiglie e i cittadini che non hanno un reddito fisso”.

Così, in un’intervista al Corriere della Sera, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, secondo cui “Il Dpcm è un provvedimento unilaterale del governo, calato dall’alto senza alcun voto del Parlamento. E’ oggettivamente pericoloso per la democrazia, anche se mi sembra che il governo lo abbia capito.
Se così non fosse, sarebbe grave perché può rappresentare un rischioso precedente, soprattutto quando si tratta di diritti fondamentali, come la libera circolazione e l’iniziativa economica. Il ruolo delle Istituzioni è quello di vigilare sull’attività di governo. Ciò che è precluso dal Dpcm. Il Parlamento è per sua natura il luogo dove ci si confronta, si dibatte e si vota. E’ la voce dei cittadini perché, coinvolgendo tutte le forze politiche, raccoglie le istanze di persone, categorie, territori. E nessuna emergenza può fare venire meno la sua centralità, specie quando si toccano le libertà personali”.

“E’ necessario che in una pandemia, come in guerra – sottolinea -, i popoli siano uniti sotto la stessa bandiera: la difesa della vita personale ed economica. Purtroppo questo non è ancora accaduto. Non si può costruire il futuro del Paese a colpi di Dpcm e decreti legge blindati da voti di fiducia. E’ inaccettabile che di fronte a un dramma che ha provocato oltre trentamila morti e portato l’Italia in recessione le ragioni della contrapposizione prevalgano su quelle del confronto”.

“In questa settimana abbiamo avuto una buona e una cattiva notizia – aggiunge la presidente del Senato -. La buona notizia è la proposta che vede l’Italia in una posizione rilevante in ordine all’assegnazione dei fondi europei per la ripresa economica. La cattiva notizia è che la proposta ancora deve essere discussa ed approvata nelle sedi competenti. Mi auguro che la decisione ne confermi i contenuti e che arrivi subito. E’ evidente che il tempo è un fattore decisivo per salvare l’economia. Perché se i soldi non arrivano adesso nelle tasche degli italiani, un’operazione pur conveniente rischia di rivelarsi inutile”. “Le dico una cosa – prosegue -. Ero il 1° maggio al Ponte Morandi e ho capito perfettamente come funziona il ‘modello Genova’ di sviluppo economico: occorre investire i soldi che arriveranno in progetti strategici per costruire in sicurezza case, ponti, scuole, ospedali, strade, liberandoli da tutte le pastoie burocratiche e facendo assumere a ciascuno le responsabilità del fare. Gli italiani vogliono lavorare e progettare la crescita con aiuti che producano occupazione. Non servono misure assistenziali a pioggia che creano l’illusione di un benessere che non esiste.

Ricordiamoci sempre, come dicevano i fratelli Taviani, che gli italiani sono i figli dei figli dei figli di Leonardo, di Michelangelo e di Raffaello”. (Italpress)

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