Sono trascorsi 4mila e 425 giorni durante i quali Jorge Mario Bergoglio, col nome pontificale Francesco, tra il13 marzo 2013 e il 26 aprile 2025, compie 47 viaggi apostolici visitando 66 Paesi di ogni continente e 40 visite pastorali in 49 differenti città o frazioni d’Italia.
Papa Francesco da Santa Marta in Vaticano alla Basilica di Santa Maria Maggiore
Il 26 aprile 2025 Papa Francesco compie il viaggio più breve – benché non la prima volta (la 126esima visita alla Madonna risale al giorno in cui torna a Santa Marta all’uscita dall’Ospedale Gemelli dopo 38 giorni difficili), ma il 127esimo viaggio, purtroppo, è l’ultimo, anche se il più ambìto, come da volontà espressa, ove permarrà vicino alla Madonna, appunto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, partendo proprio da San Pietro, dopo i funerali tra Autorità ecclesiastiche, civili e militari, oltre ai Capi di Stato di tutto il mondo e circondato da circa200 mila fedeli.
La Basilica di Santa Maria Maggiore o Basilica Liberiana
Dedicata alla Madonna della Neve è ubicata in Piazza dell’Esquilino, sulla sommità dell’omonimo colle della Città eterna.
Edificata durante il pontificato di Liberio (352-366) proprio nel punto dove appare in sogno al Papa Liberio e al Patrizio Giovanni che poi ne finanzia l’opera. Ricostruita o ristrutturata da papa Sisto III (432-440), la Basilica viene dedicata al culto della Madonna, per la divina maternità riconosciutale dal concilio di Efeso (431).
Nella primitiva basilica viene creata una “grotta della Natività” simile a Betlemme, dove poi Papa Niccolò IV commissiona allo scultore e architetto Arnolfo di Cambio (1245/1310) proprio una raffigurazione della “Natività “.
Tutto scaturisce quando la mattina del 5 di agosto del 358 d.C. – secondo la leggenda – la Vergine Maria appare in sogno al Papa Liberio e al patrizio Giovanni chiedendo di costruirvi una chiesa. Al loro risveglio trovano, con somma sorpresa, l’Esquilino ricoperto di neve. Da quella data, ogni anno, in ricordo di Nostra Signora della Neve si rievoca il “miracolo della nevicata” facendo scendere dal centro del soffitto a cassettoni in corrispondenza della cripta della mangiatoia, una cascata di petali bianchi sia durante la celebrazione della messa del mattino che di quella serale. Una ricorrenza ormai famosa in tutto il mondo con richiami di credenti e semplici turisti.
Il papa fondatore
Sisto III, 44esimo vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, fa restaurare la Basilica di Santa Maria Maggiore dal famoso architetto Ferdinando Fuga (1699/1782), già preceduti da altri fondamentali interventi di ristrutturazione nei secoli XII e XIII disposti da papa Eugenio III e Papa Gregorio XIII, tra cui spicca il campanile romanico di 75 metri, il più alto di Roma costruito tra il 1375-1376.
È noto che, come da accordi tra lo Stato italiano e la Santa Sede stabiliti nei Patti Lateranensi del 1929 e formalizzato nell’Accordo di Villa Madama, a seguito del nuovo concordato stipulato il 18 febbraio 1984, la Basilica è classificata area extraterritoriale, come la Basilica di San Giovanni in Laterano, nonché la Basilica papale di San Paolo fuori le mura ed altri complessi monumentali e Palazzi.
I Pontefici sepolti nella Basilica di Santa Maria Maggiore
Papa Francesco non sarà da solo, benché il più vicino alla Madonna, in quanto ve ne sono sepolti altri sette ed esattamente: 1) Papa Onorio III (1148/1227), il 177esimo papa della Chiesa cattolica dal 1216 al 1227;2) Papa Niccolò IV (1227/1292), il 191esimo papa dal 1288 fino alla sua morte, avvenuta il 4 aprile del 1992 e primo pontefice appartenente all’Ordine francescano. Di lui particolari non affatto irrilevanti: Eletto papa all’unanimità vi rifiuta, ma rieletto una seconda volta nello stesso mese, dopo una settimana dalla precedente, finisce per accettare.
Inoltre, al Governo della Chiesa, all’inizio del suo pontificato, invia una lettera a sovrani, vescovi e abati, indicando il programma della sua azione di governo con le parole: “provvedere alla Chiesa e a un mondo gravemente turbato dalla moltiplicazione delle guerre, non differire di porre rimedio ai pericoli che minacciano la Terra Santa, priva di ogni sostegno”. Ma assume anche altre energiche iniziative a difesa del ruolo della chiesa cattolica e della Terra Santa, nonché dispone il trasferimento della sede della Curia da Roma a Rieti.
Non mancano anche iniziative per la cura delle opere artistiche e culturali tra i quali si ricorda la prima pietra e fondazione del duomo di Orvieto e gli interventi di restauro delle basiliche di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore. Per quest’ultima nel 1292 commissiona il primo presepe in marmo ad Arnolfo di Cambio, con la raffigurazione della “Natività”.
Il terzo è Papa Pio V (1504/1572) nato Antonio Ghislieri, è il 225esimo vescovo di Roma e Papa dal1566 alla sua morte, la cui canonizzazione risale al 22 maggio 1712 da parte di Papa Clemente XI.
Il quarto ivi sepolto è Papa Sisto V (1521/1590), nato Felice Peretti, il 227esimo papa della Chiesa cattolica dal 1585 alla sua morte. Anche lui appartenente all’Ordine francescano come il suo predecessore Sisto IV. È stato il grande protagonista della trasformazione urbanista di Roma e nel secolo XVI nasce la cappella Sistina e sceglie la basilica comune sede di fastosa sepoltura per sé medesimo, per la propria famiglia e per il suo grande protettore papa Pio V.
Il quinto, Papa Clemente VIII (1536/1605) è il 231esimo papa della Chiesa cattolica nonché sovrano dello Stato Pontificio dal 1592 fino alla sua morte. In precedenza aveva partecipato a tre conclavi. Durante il suo pontificato vi sono state 30 persone condannate a morte, tra cui Giordano Bruno.
Il sesto è Papa Paolo V Borghese (1550/1621), il 233esimo papa della Chiesa Cattolica, partecipando pure lui a due conclavi precedenti. Muore nel Palazzo del Quirinale ma anche lui aveva deciso la sepoltura nella cappella Paolina di famiglia nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Quindi alle pareti laterali sono poste le due tombe dei papi Clemente VIII e Paolo V.
Papa Clemente IX, il settimo, nato Giulio Rospigliosi(1600/1669), è stato il 238esimo papa della Chiesa cattolica dal 1667 alla sua morte, due anni e mezzo di papato, avvenuta il 9 dicembre 1669.
È, altresì, sepolto anche Gian Lorenzo Bernini, (1598-1680) scultore e urbanista che riposa nella tomba di famiglia (il padre Pietro Bernini chiamato da Napoli a Roma dal papa Paolo V per realizzarvi la Cappella Paolina proprio per ospitarvi il proprio monumento funebre e quello del predecessore Clemente VIII.
Nel 2001 arriva persino la benedizione della Porta Santa da parte di Papa Giovanni Paolo II.
Cinque organi a canne, realizzati in tempi e punti diversi della Basilica
L’organo maggiore viene realizzato nel 1955, su commissione di papa Pio XII, che sostituisce uno strumento più antico, costruito nel 1716 da Cesare Catarinozzi.
L’organo corale, nella navata laterale sinistra risale al 1932 ad opera di Giuseppe Migliorini;
L’organo della Cappella Paolina costruito nel 1910 da Natale Balbiani
Nella cappella Sistina un organo della ditta Meyer del 1980, benché installato nel 2017.
Organo Cappella Sforza risale al 1900 e ricostruito da Francesco Zanin nel 2005
Non si può non ricordare che nel 2001 avviene la prima apertura della Porta Santa presso la Basilica da parte dell’allora Papa Giovanni Paolo II.
Addio Papa Francesco e non ti dimenticare del Pianeta gravemente malato e per una Pace giusta e duratura nel mondo.