Vivere da soli in Italia costa caro. Per gli 8,8 milioni di single residenti nel Paese, il costo della vita è in media superiore del 40% rispetto a chi vive in coppia e arriva quasi a raddoppiare (+80%) rispetto a una famiglia di tre persone. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti basata su dati Istat, diffusa in occasione di San Faustino, la giornata dedicata ai single. Secondo l’analisi, la categoria dei single è composta in larga parte da nubili e celibi (circa 3,6 milioni), seguiti da 3,1 milioni di vedove e vedovi e 2,1 milioni di divorziati e separati. Al di là della motivazione personale dietro la scelta o la condizione di vivere da soli, un dato certo è che economicamente la vita da single risulta sempre più onerosa.
Spese alimentari più elevate
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la spesa per alimentari e bevande. Un single spende mediamente 337 euro al mese per il cibo, contro i 266 euro pro capite di una coppia e i 220 euro di una famiglia media di tre persone. Tra le cause principali di questa disparità ci sono l’assenza di formati alimentari adeguati per il consumo individuale, la propensione ad acquistare cibi pronti, spesso per comodità o mancanza di tempo; la difficoltà di distribuire gli acquisti alimentari in modo efficiente. L’analisi mostra infatti come i single spendano il 60% in più in pietanze già confezionate rispetto a una coppia, mentre la spesa per la carne registra un divario più contenuto del 18%. Questo non è solo un problema economico ma anche nutrizionale: i cibi pronti spesso contengono additivi, esaltatori di sapidità ed emulsionanti che possono incidere sulla salute nel lungo termine.
Costi abitativi e bollette
l problema dei costi non si limita solo al cibo. Anche le spese legate all’abitazione e alle bollette risultano nettamente più alte per chi vive da solo. Secondo Coldiretti, un single paga il 60% in più rispetto a una coppia per affitti e utenze, e quasi il doppio (+156%) rispetto alla spesa pro capite di una famiglia di tre persone. In un contesto di aumento generale dei costi dell’energia e dell’inflazione, questa disparità rappresenta una sfida significativa per chi non può contare su una condivisione delle spese. Il peso maggiore si avverte soprattutto tra le fasce più anziane, che incontrano maggiori difficoltà economiche.
L’indagine evidenzia che la maggior parte dei single appartiene alla fascia degli over 65, che conta oltre 4,1 milioni di persone. Seguono i single tra i 45 e i 65 anni (2,8 milioni) e gli under 45 (1,9 milioni). Quest’ultima categoria evidenzia un’interessante disparità di genere: le donne nubili under 45 sono circa 650mila, mentre i maschi celibi superano 1,2 milioni.