venerdì, 20 Dicembre, 2024
Attualità

Ai ‘Cambridge Preparation Centres Awards’ premiata la solidarietà umana

Secondo posto alla professoressa Valentina Matone nella categoria “English Teacher who Makes a Difference” per aver permesso a una giovane studentessa legalmente cieca, con solo 1/20 gradi ad entrambi gli occhi, di superare l’esame Proficiency C2, il gradino più alto della scala Cambridge

A Villa Wolkonsky, residenza dell’Ambasciatore del Regno Unito a Roma, il 20 novembre scorso  sono stati celebrati gli annuali “Preparation Centres Awards”, un premio ormai alla sua nona edizione e che quest’anno ha assegnato un meritatissimo secondo posto nella categoria “Insegnante di inglese che fa la differenza” all’esaminatrice della Windsor School of English di Putignano che ha permesso a una ragazza gravemente ipovedente di conseguire il certificato Proficiency C2 nonostante la sua disabilità. Il riconoscimento assegnato dal Cambridge Assessment English, l’ente certificatore maggiormente riconosciuto a livello internazionale per la lingua inglese, rappresenta anche la pubblica gratitudine per i numerosi accorgimenti adottati per la buona riuscita del percorso di preparazione e per il completamento della prova d’esame, svolta sfruttando tempi extra e utilizzando le stesse complesse strategie già adottate a lezione. “Ho preso da subito a cuore il suo caso –  ha commentato la professoressa Matone -, accettando questa nuova e grande sfida, anche alla luce della passione della studentessa per la lingua inglese e mi sono subito mobilitata per rispondere a tutti i suoi bisogni e per assicurarle il materiale didattico digitale, essenziale per le lezioni”.

Il primo ostacolo da affrontare è stato, appunto, la difficoltà nel reperire materiale digitale per il livello richiesto dalla ragazza, avendo la studentessa una vista molto limitata e potendo leggere solo attraverso l’utilizzo di un dispositivo predisposti per ingrandire il testo alla grandezza del carattere 72. La ricerca è stata lunga e complessa dato che il materiale digitale presente sul mercato del livello C2 è molto scarso. Successivamente, le è stata assegnata una insegnante che fosse in grado di assisterla, prestando particolare attenzione alle sue necessità. L’insegnante, ad esempio, si è dovuta sostituire a lei nella lettura di testi lunghi, poiché non ancora abile nella lettura dei testi in braille e nella scrittura dei testi, da lei dettati, facendo lo spelling di ogni parola. Per gli esercizi di conversazione finalizzati alla preparazione dello Speaking, l’insegnante ha fornito, invece, una descrizione accurata di tutti gli elementi presenti nelle figure e nelle mappe concettuali che la studentessa doveva commentare, non potendo fare affidamento sulla propria vista per riconoscere correttamente parole, oggetti o persone.

Per quanto riguarda gli esercizi  di ascolto l’insegnante leggeva per la prima volta le domande chiedendole  quali fossero le parole chiave da evidenziare nella domanda stessa. Durante il primo ascolto del brano la ragazza chiedeva di stoppare l’audio quando aveva un’idea di quale potesse essere la risposta, quindi l’insegnante inseriva una P (possible) affianco alla risposta stessa. Prima del secondo ascolto, l’insegnante rileggeva le parole chiave della domanda e durante il secondo ascolto la studentessa confermava la risposta data durante il primo ascolto, chiedendo di stoppare l’audio quando necessario. La ragazza svolgeva i compiti scritti sempre al computer; l’insegnante correggeva utilizzando il colore verde o il grassetto cambiando quindi il carattere. Durante l’esame vero e proprio l’insegnante è stata con lei durante tutto il tempo, circa 6 ore.

Un lungo e intenso lavoro, dunque, a riprova dell’impegno della Windsor School of English a favore dell’inclusione, innovazione, empowerment, e, soprattutto, di una incrollabile fede nell’educazione come principale strumento per il progresso della società.

 

 

 

 

 

 

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