mercoledì, 18 Dicembre, 2024
Attualità

Mutui e casa secondo il Report del Centro Internazionale Studi Famiglia

Secondo il Report del Cisf (Centro Internazionale Studi Famiglia) è sempre più difficile diventare e restare proprietario di un’abitazione viste le difficoltà d’accesso ai mutui, gli alti costi di gestione e mantenimento delle case e l’intensa erosione del valore economico delle abitazioni nel lungo periodo.
E la casa da fattore di status esito dell’impegno, del merito e della capacità di fare delle persone, rischia di diventare solo il portato di eredità da una generazione all’altra.
Ciononostante si conferma che la casa è sempre più centrale per la vita delle persone, delle famiglie e delle comunità, che, oltre che risorsa, è luogo e spazio di affetti e di intimità.

Si tratta di un’indagine fatta su 1.600 famiglie italiane, interpellate ad aprile 2024 che hanno dichiarato che la casa ha valore e trasmette valore e valori non solo economici ma anche e soprattutto morali, etici, sociali e culturali.
Nel nostro Paese circa l’80% delle famiglie vive in un’abitazione di proprietà (percentuale molto elevata rispetto a quasi tutti gli altri Paesi europei). Il Report annuale del Centro Internazionale Studi Famiglia, attraverso un indagine Eumetra, fa emergere che il tipo di residenza più comune per le famiglie italiane, è costituita dagli appartamenti (oltre il 57%), mentre le villette unifamiliari sono abitate dal 41,1%. La maggior parte (il 79,6% dei nuclei) vive in una casa di proprietà. Il 25,9% l’ha acquistata senza mutuo; il 46,4% con mutuo; il 21,5& l’ha ricevuta in eredità. Il 16% invece vive in affitto e il 4,4% in altre condizioni. Oltre la metà di coloro che hanno acquistato casa, dichiara di essersi avvalso del sostegno familiare. “Il supporto familiare – spiega il direttore del Cisf, Francesco Belletti – varia significativamente con l’età, riflettendo diverse fasi del ciclo di vita. La casa è davvero un veicolo di solidarietà intergenerazionale, tramite il quale il risparmio di oggi dei genitori diventa investimento sul domani dei loro figli”. “La casa è un diritto riconosciuto universalmente, ma di difficile realizzazione”, aggiunge Belletti. “La trasmissione familiare del bene immobile – spiega – è l’unica forma di trasferimento intergenerazionale che di fatto compensa il mancato investimento sui più giovani nella nostra società”.

La casa dunque è frutto del risparmio quasi sempre accumulato forzosamente, conseguito spesso con grandi sacrifici, rinunciando non solo a spese voluttarie, sport, divertimenti, vacanze ma anche a consumi necessari come il cambio di vestiario, l’acquisto di nuovi elettrodomestici, telefonini, computer, televisori ecc. ecc. La casa rappresenta inoltre una protezione per il proprio futuro, che assicura la trasmissione intergenerazionale del patrimonio familiare. Oltre la metà delle famiglie intervistate hanno avuto un sostegno da parte dei proprio parenti. Solo meno della metà degli intervistati (47,5%) ha quindi potuto acquistare la propria casa senza alcun aiuto. Per le persone sotto i 44 anni questo sostegno ha superato i due terzi dell’intero campione. La casa è uno strumento di solidarietà familiare dunque tra le generazioni. Infatti negli ultimi tre anni il 30% delle famiglie ha avuto bisogno di un aiuto economico anche per sostenere i costi di mantenimento della propria casa, per queste famiglie la casa non protegge, ma genera e alimenta povertà economica. Oltre una persona su cinque manifesta problematiche di povertà abitativa.

Ciononostante dai dati Cisf 2024 emerge che “fare famiglia” significa “mettere su casa” insomma la parola casa significa “famiglia”, “sicurezza”, “rifugio”. La casa rappresenta anche un luogo riservato, che garantisce spazi di autonomia e di libertà perché segna dei confini che possono essere aperti o chiusi, permeabili o impermeabili, possono avere varchi, porte e finestre più o meno aperti nello spazio e nel tempo per questo le famiglie sono anche un veicolo di solidarietà sociale ed intergenerazionale, spesso tramite il trasferimento di beni immobili per donazione o eredità. «La casa che abitiamo è un bene “immobile” che dice chi siamo. La casa è un confine aperto o chiuso, uno spazio che si trasforma nel tempo insieme alla nostra famiglia. La casa è un progetto di vita: può essere stata trasmessa dai nonni e dai genitori come bene di famiglia, oppure comprata coi risparmi faticosamente accumulati negli anni. La casa racconta dell’impegno giornaliero di ciascuno nella manutenzione degli spazi, nell’impegno di crescere i figli.

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