sabato, 23 Novembre, 2024
Economia

Gregorini (Cna): fotovoltaico per risparmiare energia e CO2. Duecentomila imprese pronte

Gli artigiani sul Piano nazionale di ripresa hanno idee chiare, ad iniziare dal tema energia e ambiente. “Incentivare l’installazione di piccoli impianti fotovoltaici (da 12 a 200 KW) sfruttando i capannoni delle piccole imprese”, è la proposta presentata da Cna alla Cabina di regia a Palazzo Chigi sul RepowerEu. Il segretario generale della Confederazione, Otello Gregorini, “ha sottolineato la necessità di coinvolgere le imprese private”, spiega la Confederazione, “per velocizzare in modo efficiente la messa a terra delle ingenti risorse”.

Parco senza consumare suolo

“La proposta della Cna punta a sviluppare un enorme parco fotovoltaico diffuso senza consumare suolo, senza impattare negativamente sul paesaggio e con tempi relativamente brevi, e comunque in linea con il timing Pnrr”, osserva Otello Gregorini,
“considerato che l’Italia sta accumulando un considerevole ritardo rispetto all’obiettivo di 7-8 GW di nuova potenza da rinnovabili su base annua.
Il potenziale è un patrimonio immobiliare di circa 800mila unità, detenuto per il 70% da Pmi, con una superficie complessiva stimata di 400 milioni di metri quadri, sfruttato in minima parte a causa dell’assenza di strumenti per sostenere l’investimento iniziale. Attualmente i tempi di ritorno per tali investimenti sono intorno ai 7 anni”.

Pronte 200 mila imprese

Con il credito d’imposta l’impresa finanzierebbe l’impianto in 3-4 anni.
In dettaglio Cna propone l’introduzione di un credito d’imposta fino al 50%, eventualmente da modulare sulla dimensione dell’impianto, con modalità di funzionamento analoghe a quelle di Industria 4.0. “Tale misura su base triennale sarebbe sfruttata da almeno 200mila imprese con un costo modulabile fino a 2,5 miliardi”, prosegue il segretario generale della Confederazione, “Molteplici i benefici a partire dalla considerazione che in larga parte sarebbero investimenti aggiuntivi. Interventi che non sarebbero realizzati senza incentivi”.

Meno consumi di energia e CO2

I piccoli impianti fotovoltaici oggi sono quasi 140mila per una potenza installata di 6 GW. La proposta Cna stima nel triennio l’installazione di nuova capacità per 8,7 GW, pari a circa un terzo dell’energia prodotta ogni anno con il fotovoltaico.
“Tali impianti”, spiega Gregorini, “consentirebbero un taglio al consumo di gas pari a 1 miliardo di metri cubi l’anno e la riduzione delle emissioni di CO2 di 3,6 milioni di tonnellate l’anno.
Le piccole imprese (che oggi scontano un gap pari al 30% rispetto ai concorrenti tedeschi) potranno beneficiare di una riduzione strutturale del costo dell’energia (fino al 60%) migliorando la competitività”.

Raggiungere gli obiettivi

Per la Cna, l’Italia potrà accelerare in modo rilevante il raggiungimento degli obiettivi sulla transizione energetica, rendendo artigiani e piccole imprese protagonisti dell’epocale trasformazione.
“Un approccio simile”, conclude Otello Gregorini, “nell’ambito del Pnrr, si può sviluppare in funzione dell’efficientamento del patrimonio immobiliare, rivedendo il sistema dei bonus dell’edilizia definendo priorità e strumenti per favorire le famiglie meno abbienti”.

 

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