Oltre 20 insediamenti, che erano stati occupati dai militari russi sono stati riconquistati dalle forze di resistenza ucraine nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto lo Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, secondo quanto riporta Ukrinform.
“Le forze ucraine continuano a liberare dagli invasori russi gli insediamenti nelle regioni di Kharkiv e Donetsk”, prosegue il messaggio sottolineando che “il nemico continua ad attaccare le posizioni ucraine, conducendo ricognizioni aeree e tentando di prendere misure per riguadagnare terreno”, si legge nella nota.
Il Cremlino però chiude ad ogni ipotesi di negoziato e fa sapere che l’”operazione militare speciale” andrà avanti “fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi”. L’esercito ucraino ha inflitto “perdite significative” alle forze russe, riferisce lo Stato Maggiore: “Secondo le informazioni disponibili, la 810ª Brigata di fanteria navale (con sede a Sebastopoli, nella Crimea annessa alla Russia) ha perso quasi l’85% dei suoi uomini. Altri militari russi hanno il morale e lo stato psicologico estremamente bassi, e molti di loro si rifiutano di tornare nell’area delle ostilità”.
Gli attacchi russi, in particolare, hanno provocato la morte di almeno quattro civili nelle regioni di Kharkiv e Donetsk, nell’Ucraina orientale. Una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite nei bombardamenti della città di Kharkiv, ha scritto il sindaco, Ihor Terekhov, su Telegram, sottolineando che è stato colpito “un edificio residenziale nel quartiere di Novobavarsky”. Da parte sua, il capo dell’amministrazione militare regionale del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha scritto su Telegram che “l’11 settembre i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: a Velyka Novosilka, Romanivka e Bakhmut. Altre otto persone sono rimaste ferite”.