sabato, 16 Novembre, 2024
Economia

Consumi. Confesercenti: la crescita c’è, ma con la quarta ondata rischiamo 5 miliardi

Una nuova ondata pandemica potrebbe costare 5 miliardi di euro di minore spesa. Sono i calcoli fatti dalla Confesercenti che analizza i dati Istat di settembre delle vendite del commercio al dettaglio. Per la
Confederazione la ripresa c’è “In un quadro di ritorno graduale alla normalità, con il terzo trimestre
dell’anno che conferma l’andamento positivo dei primi due trimestri”.

Rischio quarta ondata

L’allarme della quarta ondata pandemica rischia di aumentare l’incertezza ed invertire il trend di recupero. Questa la preoccupazione di Confesercenti che teme un blocco dei consumi, “già condizionati dagli
aumenti dei prezzi dei beni energetici”, scrive la Confederazione, “soprattutto in vista del Natale ormai alle porte. Secondo le nostre stime, l’impatto sulla propensione al consumo di una nuova ondata pandemica potrebbe determinare, fra il quarto trimestre 2021 e il primo trimestre 2022, una minore spesa di almeno 5 miliardi”.

Alimentare ed elettronica

La crescita complessiva registrata nei primi 9 mesi è del 7,3% in volume, segnando un recupero completo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Entrambi i comparti, alimentare e non alimentare, hanno il segno positivo: in particolare è dal non alimentare che arriva la spinta maggiore, quello maggiormente condizionato durante il periodo pandemico”, scrive la Confesercenti, “Anche le piccole imprese del settore registrano un rimbalzo significativo (7,5%)
superiore al dato medio. Continua, comunque, la crescita a due cifre del commercio elettronico”.

La spinta del Pnrr

“Ora bisogna consolidare questo recupero”, conclude la Confesercenti, “ed il ritorno ai livelli prepandemici, sostenendo le imprese che, con la fase di rimozione delle misure restrittive, hanno potuto far
ripartire l’attività e riattivare la spesa destinata al consumo finale.
Per questo sia la manovra di bilancio 2022 che il Piano nazionale di Ripresa dovranno investire risorse a favore di famiglie ed attività – il taglio delle tasse sia tra le priorità – per rendere strutturale la crescita del Paese e lasciare alle spalle le conseguenze della pandemia”.

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