domenica, 17 Novembre, 2024
Società

L’arcivescovo di Padre Pio, Franco Moscone, piazza tre paletti per incontrare il risorto…

Non è facile per niente descrivere la meravigliosa azione episcopale di P. Franco Moscone (non ama proprio il titolo di monsignore) Arcivescovo nella diocesi foggiana di Manfredonia /Vieste /San Giovanni Rotondo.

Umile, semplice, chiaro, diretto e follemente innamorato di Dio e della Chiesa. Un tipo alla Don Tonino bello, tipicamente essenziale ma senza poesie stucchevoli che avvelenano la predicazione.

Nei suoi occhi la bellezza di una vocazione maturata tra sacrifici e preghiera pura sul suo petto la croce di legno proprio come amava portarla Don tonino Bello. Ha ordinato sacerdote il giovane Danilo e non ha esitato a consegnarci la toccante riflessione che ha commosso pure i telespettatori di Tele Padre Pio”.

Ecco il testo:

OMELIA ordinazione Danilo (schema)

I tre DONI di Gesù Risorto agli Apostoli ed alla Chiesa (Gv 20,19-31)

 

  1. PACEShalom a voi! – per GV è il saluto del Risorto ripetuto continuamente in ogni apparizione/incontro:
  • PACE è Misericordia: è la sorgente della pace, interrompe ogni germe di violenza, estirpa i semi di vendetta, cancella i ricordi foschi ed inquietanti (Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia – saranno operatori di pace (in loro e attorno a loro) … il Papa ha coniato il verbo misericordiare come funzione del Cristiano … a maggior ragione del prete!)
  • PACE è perdono sempre donato con abbondanza a TUTTI e continuamente chiesto per sé … l’espressione “a chi non rimetterete i peccati” non è da leggersi come censura, ma come necessità a “perdonare sempre” (70 volte 7), come sforzo a mettere l’altro nella condizione di accogliere il perdono e sentirsi perdonato … questa è la prima funzione del prete!
  • PACE è esperienza di toccare: il desiderio di Tommaso di “toccare le piaghe di Cristo” non è curiosità, ma diventa impegno-cura-attenzione concreta (si cura toccando …), curare = prende a cuore (miser cordis …) avvicinare i cuori. Delle piaghe di Cristo è piena la terra, è pieno il mondo (e lo sarà sempre)! Toccare le “piaghe” degli ultimi … l’umanità è piena di “piaghe” e di gente “piagata” … queste “piaghe” e questi “piagati” sono Cristo e Cristo ti è affidato in loro! Donarsi-piegarsi sulle piaghe per curare: questa è la fede cristiana, quella che tocca e si lascia contaminare sanando = è la strada maestra per costruire la pace.
  1. GIOIAi discepoli gioirono al vedere il Signore: si tratta del dono-prova del Risorto! Il Cristianesimo o porta alla gioia o tradisce sè stesso; o e capace di far fare esperienza del Risorto o inganna! Da dove proviene la gioia?
  • dal ripetere l’eccomi ogni giorno nella prospettiva della Risurrezione (cf. Mt 28, 9: l’Angelo della Risurrezione alle donne dice: Kaìrete = Lc 1 all’Annunciazione)
  • dall’accorgerci di segni di “risurrezione” sparsi ovunque (= imparare a vedere: verbo collegato alla fede: la frase di Tommaso “se non vedo non credo…” … non è espressione blasfema, è l’impegno a rendere evangelica la vista …) … vediamo con gli occhi del Vangelo e diventiamo “annuncio”, senza paura: perché è la Risurrezione che caccia ogni timore (1 Gv 3, 20) … è la Resurrezione che fa vedere la verità!
  • dallo sforzarti a vedere l’incredibile che accade ogni giorno nella tua vita e altrove (… e per questo ci vuole preghiera: il collirio quotidiano!)
  • dal provare emotivamente che il Signore parla e fa fremere il cuore … anche quando tutto sembra andare nella direzione contraria (Lc 24 Emmaus: non abbandonare la Parola e la compagnia dei fratelli …)
  1. MISSIONEcome il Padre ha mandato me, anche io mando voi:
  • Mandato ad annunciare il Risorto incontrato (le tre grandi verità di CV: Dio ti ama, Cristo ti salva, Cristo vive)
  • Mandato a costruire la comunità apostolica. I 4 impegni-obiettivi chiariti nella prima lettura (At 4, 32-35): 1) un cuor solo e un’anima sola; 2) non considerare nulla di proprio; 3) testimoniare con grande forza la risurrezione; 4) far in modo che nessuno sia bisognoso! Il prete è colui che si pone continuamente questi obiettivi, e sa che può perseguirli, non nonostante, ma grazie ai suoi limiti e fragilità – le proprie piaghe (unica parola che Paolo riporta di Gesù nelle lettere: ti basta la mia grazia!) …
  • Mandato a “fare questo in memoria di me” (vita eucaristica)
  • Mandato a diventare visivamente, con la vita donata, una precisa storia d’amore che Dio scrive (= doulos-servo): non sei più tu, è Dio che si serve di te per scrivere nella tua carne la verità del Vangelo

Ripetere sillogismo Dio-prete e programma di San Oscar Romero:

“Chiunque, per amore di Cristo, si metta al servizio del prossimo, vivrà come il chicco di grano che, pur morendo, muore soltanto in apparenza. Se non morisse, la sua vita sarebbe inutile. Soltanto immolandoci totalmente alla causa daremo frutto”. (Óscar Romero)

 

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