All’ultimo tavolo di confronto svolto con l’amministrazione, in rappresentanza dell’Anief c’erano il coordinatore nazionale del comparto Ata Cristina Dal Pino e il vice presidente Anief Friuli Venezia Giulia Teresa Vitiello:
nell’esaminare la bozza sull’Ordinanza sulla mobilità di docenti e Ata e il CCNI ex Lsu, nonché’ sul prossimo bando sulla mobilita 2020/21, l’Anief ha fatto delle richieste precise: tra queste, il giovane sindacato ha chiesto che la mobilita’ dei lavoratori ex LSU sui posti ATA
sia finalmente normata in modo chiaro e trasparente, affrontando per prima cosa lo scoglio degli organici e poi stabilendo i criteri per valutare il servizio alle dirette dipendenze della cooperativa. Tale servizio, e’ stato ricordato, e’ di natura prettamente privata e non ha niente a che vedere con il servizio reso allo Stato.
Infatti, ha detto ancora l’Anief che qualora il servizio prestato alle dirette dipendenze di una cooperativa dovesse essere conteggiato ed equiparato al lavoro svolto alle dipendenze dello Stato cio’ comporterebbe che molti dei collaboratori scolastici assunti a tempo indeterminato, con diversi anni di sevizio pre-ruolo, potrebbero non vedersi riconosciuto il trasferimento interprovinciale per carenza di posti disponibili.
Inoltre, hanno ricordato le rappresentanti Anief Cristina Dal Pino e Teresa Vitiello, verrebbe meno anche la disponibilita’ di altrettanti posti oggi utilizzati per le nomine in ruolo e le supplenze dei collaboratori scolastici precari. Per questi motivi, al fine di ovviare al problema, Anief propone che venga istituito un organico aggiuntivo destinato proprio al personale ex LSU e di trattare separatamente le domande in questione da quelle del personale ATA.
Inoltre Anief ha chiesto di cancellare il vincolo quinquennale anche per i neo assunti Dsga, come invece previsto nel bando di concorso, in base al quale gli aventi titolo all’assunzione devono permanere nella sede di prima assegnazione di titolarita’ (nemmeno posso chiedere utilizzazione o assegnazione provvisoria, neanche in presenza di nuclei familiari con figli o se tutelati dalla L.104/1992) per un periodo non inferiore a quattro anni scolastici, oltre a quello dell’immissione in ruolo. Quanto stabilito nel bando di concorso non tiene conto di quanto disposto dal CCNI 2019-2022 vigente in tema di mobilita’ territoriale e professionale e con ripercussioni che ricadono sull’altro CCNI che regola assegnazioni e utilizzazioni Dsga.
“Siamo di nuovo concentrati sul problema degli organici”, ha detto il presidente Anief Marcello Pacifico ricordando quanto sia importante la presenza adeguata di risorse umane “in questo momento difficile che sta attraversando la scuola italiana”. Per quanto concerne la mobilita’ – ha aggiunto il sindacalista – la delegazione Anief si e’ concentrata sull’importanza di permettere il trasferimento interprovinciale del personale amministrativo.
“Sono poche richieste ma sono essenziali per poter garantire, da una parte, a chi e’ assunto nei ruoli di poter coniugare il diritto alla famiglia ed il diritto al lavoro, dall’altra parte, di poter dare un ruolo a chi per anni ha prestato servizio nello Stato”.