Un appello sentito e carico di importanza sulla crisi di Governo, quello che Riccardo Alemanno, nella sua qualità di Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) e dell’ Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni, lancia ai rappresentanti della politica italiana, in questo complesso momento per il Paese.
Così il Presidente Alemanno: “E’ necessario trovare rapidamente una soluzione certa e duratura e poi pensare, contestualmente all’emergenza, al futuro del Paese, tante sono le aree su cui lavorare ed incanalare anche le risorse finanziarie che giungeranno dall’ Europa, dalla scuola e l’università alle infrastrutture, nonché nei settori del lavoro, della sanità e della giustizia, ma su tali problematiche, alle quali siamo ovviamente interessati, vorremmo ascoltare ed eventualmente sostenere le proposte che saranno presentate, che devono essere presentate quanto prima dalle istituzioni. Noi nell’ immediato vogliamo invece focalizzarci, su ciò che meglio conosciamo, la necessaria e non più rinviabile Riforma fiscale, dalla quale riteniamo si debba ripartire con convinzione e rapidità, poiché coinvolge tutti i cittadini-contribuenti e non solo il mondo imprenditoriale e professionale ed è sicuramente alla base di ogni altra riforma per il rilancio dell’economia e conseguentemente anche del welfare. Si dovranno affrontare con forte determinazione le problematiche che hanno ingessato il Paese, investendo in semplificazione ed in riduzione della pressione fiscale. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha già tracciato alcune linee guida, le rappresentanze professionali compreso l’INT hanno predisposto indicazioni di supporto per le istituzioni, ci sono norme già approvate ma che necessitano ancora di interventi come l’assegno unico universale per i figli che dovrebbe costituire un primo investimento per il futuro, poiché la crisi di natalità è il peggiore dei nemici del futuro di una nazione, o la riforma dell’IRPEF già all’ attenzione del Parlamento, la cui rimodulazione accompagnata da una maggiore equità costituirebbe un aiuto concreto per famiglie e lavoratori siano essi dipendenti o autonomi. Tutto ciò però non basta, il Paese deve investire, nella certezza e stabilità delle norme, nell’utilizzo più consapevole, a beneficio dei contribuenti, dei sistemi digitali, nonché in una maggiore attenzione per i giovani sui quali peserà il debito del Paese, affinché l’ eredità che lasceremo alle future generazioni non sia costituita solo dalle macerie della nostra incapacità di visione del domani e dall’egoismo che rende sterile ogni progetto per il futuro. Noi tributaristi ci siamo come ci sono, con il loro bagaglio di conoscenza, tutte le Associazioni di rappresentanza professionale di cui alla L. 4/2013, ma spetta alla politica il primo passo.”