domenica, 17 Novembre, 2024
Ambiente

Oscar Green 2019

Dall’Umbria “Cuore verde” d’Italia arrivano i vincitori degli Oscar Green 2019. Una selezione accurata fatta per promuovere le giovani imprese agricole, le nuove idee, le proposte e le realizzazioni che innovano l’agricoltura. Tante le cose interessanti, alcune davvero sbalorditive come chi ha realizzato un allevamento di bisonti e chi dedica l’impegno nei campi per sostenere attività sociali per la lotta ai tumori. C’è chi “mette in rete” le eccellenze tipiche umbre; chi valorizza il vino locale nel mondo e chi scommette tutto sulla sostenibilità di produzioni e difesa degli animali, ospitati in arche anti-predatori. Chi da alberi da frutta “dimenticati” come quelli dei kaki ne ha fatto un nuovo business.

Queste le categorie e i vincitori degli Oscar Green 2019.

“Sostenibilità”
Federico Vispi, della società agricola Vispetto di Gubbio, ha orientato le sue produzioni ortofrutticole e l’allevamento avicolo e di conigli, verso un rispetto totale di terra e animali. Tra le varie particolarità dell’azienda, che punta su filiera corta e km zero, quella di aver fatto realizzare da artigiani locali, particolari ricoveri notturni per polli, galline, tacchini, capponi e faraone, chiamati “arche”, con legno marino trattato e rialzate da terra, per assicurare quanto più possibile il benessere agli animali, proteggendoli dai predatori ed isolandoli dalle proprie deiezioni, utilizzate poi come prezioso concime.

“Campagna Amica”
Annalaura Tili, nella sua azienda agricola “Tili Vini di Assisi”, ha valorizzato il vino umbro su molteplici mercati internazionali. L’azienda è una delle pioniere a livello locale della vendita on-line con un proprio sito dedicato, che contribuisce a produrre risultati economici e visibilità al territorio. Nei 15 ettari dell’azienda, i vitigni sono accuratamente selezionati e coltivati a spalliera per essere “baciati dal sole” per tutto il giorno. Olio extravergine di oliva, legumi e cereali biologici, tra le altre eccellenze prodotte, che consentono di vivere in azienda particolari giornate a tema come “vendemmiamo o raccogliamo le olive insieme”.

Creatività”
Lucio Martino Manna nella sua azienda produce “Kaki essiccati”, un progetto partito guardando gli alberi di kaki pieni di frutti che spesso non venivano raccolti. Recuperata la materia prima, questa viene lavorata, sottoposta al processo di essiccatura, così da poter mantenere invariate tutte le sue proprietà, migliorando gusto e conservabilità. I Kaki essiccati sono diventati un prodotto “di punta”, insieme a una linea di tisane derivanti dalle erbe aromatiche spontanee dell’azienda, che si caratterizza anche per produzione olivicola e come fattoria didattica.

“Fare Rete”
Azienda agraria Solana di Peter Virdis, Agriturismo San Giovanni Monte di Elena Pennacchi e Michele Giorgi della società agricola Giorgi di Stroncone. Hanno vinto per la loro collaborazione e capacità di unire le forze in occasione di eventi ed iniziative sul territorio, con un paniere di eccellenze che va dai formaggi di pecora e capra ai salumi, fino ai prodotti da forno, non solo sta riscuotendo sempre di più il favore dei consumatori, ma si sta rivelando anche un veicolo fondamentale di promozione dell’autentico made in umbria agroalimentare.

“Noi per il sociale”
Fondazione ANT (Assistenza Nazionale Tumori). A vincere è stata una collaborazione per creare dei panieri a base di eccellenze umbre, utili a raccogliere fondi per l’assistenza domiciliare oncologica sul territorio: il tutto sulla scia della collaborazione ormai pluriennale tra ANT, Donne Impresa Coldiretti Umbria e Campagna Amica regionale.

“Impresa 4.Terra”
Massimiliano Gatti. Una realtà vincente in quanto è riuscita a coniugare creatività e grande abilità progettuale, unendo tradizione e innovazione. Un allevamento di bisonti allo stato brado e hi-tech nella splendida cornice del Lago Trasimeno, questa la scommessa quantomeno originale e vincente di Massimiliano. Controllati con microchips per attività ruminale e motoria, temperatura corporea e riconoscimento, i bisonti sono dotati di mangiatoie intelligenti per una dieta equilibrata che “favorisce” una carne gustosa, ipocalorica e tenerissima con una bassissima presenza di grassi. Un successivo riuso ecosostenibile di pelle e lana dell’animale, permette infine anche la realizzazione di pelletteria artigianale fatta a mano.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Povera Italia!

Giuseppe Mazzei

Apple e le sue tasse: l’Europa può attendere

Alessandro Alongi

L’innocenza perduta dei Cinque Stelle

Giuseppe Mazzei

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.