Dal ruolo centrale dell’Italia nel settore dell’agricoltura alla revisione della Politica agricola comune. Sono questi alcuni dei temi affrontati durante la conferenza stampa ‘Relazione sull’attività dell’Agrifish (Consiglio europeo su agricoltura e pesca) e iniziative del Masaf per il mondo agricolo e della pesca’, che si è svolta nella sede del ministero di via XX Settembre. Presente all’evento anche il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il quale ha ribadito che l’Unione europea incentiva l’import da Paesi che non rispettano l’ambiente. “Se le scelte dell’Unione europea sull’agroalimentare tengono conto solo del principio della sostenibilità ambientale applicando regole rigidissime e diminuendo la possibilità di produrre reddito, con il consumo che rimane invariato e la diminuzione delle produzioni, si incentivano importazioni che non rispettano le tue stesse regole e anzi le si incrementano esponenzialmente, aumentando le ripercussioni sull’ ambiente”, ha affermato il Ministro durante il suo intervento.
Valorizzare il lavoro
Il Ministro ha poi sottolineato l’importanza di dare il giusto valore agli agricoltori e i pericoli che possono derivare dalla produzione dei cibi sintetici. “L’Europa paga per coltivare e non per lavorare. Serve garantire invece il giusto prezzo e trasparenza, dando valore al lavoro degli agricoltori. Tutto questo è possibile grazie all’analisi dei dati che permette di avere il giusto il costo di produzione che compenserà l’agricoltore che così non dovrà essere assistito dai sussidi”, ha detto Lollobrigida aggiungendo che si sta “lavorando al blocco europeo sul cibo sintetico. Già 14 nazioni hanno appoggiato la nostra proposta su una produzione che è una potenziale minaccia per l’ambiente. Ricordo poi che l’Ue in passato aveva già vietato produzioni di questa natura. Oggi dobbiamo potenziare la gestione del rischio per affrontare il cambiamento climatico. Le nostre aziende sono state messe in ginocchio da eventi climatici estremi come le gelate, le alluvioni e le catastrofi, per questo serve una riorganizzazione. In Italia ci troviamo di fronte ad un modello anomalo, con meno assicurati e in base alla normativa non potremmo aiutare gli agricoltori non assicurati, anche se lo facciamo con i disastri, per questo serve un cambiamento anche con il mondo assicurativo.
Politica agricola comune
Lollobrigida in seguito si è soffermato sul tema della Politica agricola comune (Pac) ricordando la necessità di rivedere totalmente il regolamento. “In Ue serve vera semplificazione della Pac, di cui tutti si riempiono la bocca ma ogni volta che si deve delineare un percorso, si cercano orpelli sempre maggiori. L’esempio è la Pac, perché l’ultima è scritta male e porta criticità operative che creano problematiche. Noi chiediamo una revisione. Occorre la modifica della vecchia Pac e c’è già una discussione in corso, con il tavolo tecnico assieme alle associazioni, per chiedere una ridefinizione che garantisca reddito agli agricoltori e, possibilmente, la costruzione di una Politica agricola comune che dia prospettive a un modello strategico europeo. Su questo tema c’è una grande apertura”, ha ribadito il ministro. Infine, il ministro ha rilasciato un commento riguardo le potreste degli agricoltori definendo il clima respirato a Bruxelles “surreale”. “In Europa c’era un clima surreale che, chi ha visto le immagini, ha potuto verificare solo in una percentuale ridotta le sensazioni di una città assediata, con scontri di piazza e bombe carta lanciate ovunque. Per tutta la notte i manifestanti hanno circolato per le vie della città e in qualche caso hanno sfondato le barriere a protezione dei palazzi pubblici”.