Sono 9,8 milioni gli italiani che hanno scelto di trascorrere parte delle vacanze estive nel mese di settembre, in aumento dell’11% rispetto allo scorso anno, spinti dal ritorno del caldo e anche dalla possibilità di combattere il caro prezzi approfittando della bassa stagione. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’ in occasione dell’ultimo weekend da bollino rosso dell’estate per il controesodo che segna, però, anche un turnover tra quanti partono per le ferie e chi ritorna al lavoro.
Vacanze tra risparmio e relax
Dopo il mese di agosto si verifica di consuetudine una riduzione dei listini che può arrivare al 30% per i viaggi, i soggiorni e anche gli svaghi e che risulta appetibile nei momenti di difficoltà economica. Ad apprezzare la bassa stagione però non è solo chi propende per il risparmio – afferma Coldiretti – poiché, tra i vacanzieri di settembre, ci sono anche coloro che cercano tranquillità per godere dell’ultimo scampolo dell’estate e tornare in forma per la ripresa dell’attività quotidiana.
Turismo sostenibile
Anche se il mare si conferma meta più gettonata, si registra la crescita del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne con la possibilità di assistere alle tradizionali attività settembrine, come, ad esempio, il rito della vendemmia. Una vacanza a contatto con la natura è l’ideale soprattutto per i turisti che in questo periodo anche approfittare delle numerose sagre tipiche del posto.
Stagione positiva per gli agriturismi
L’alternativa proposta dalle 25mila strutture agrituristiche presenti nella Penisola – secondo quanto riportato da Campagna Amica e Terranostra – consiste invece nella fruizione di programmi ricreativi come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking e attività culturali, come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina o di orticoltura.
Bilancio negativo per l’estate 2023
Nonostante il recupero settembrino, per Assoturismo Confesercenti, l’estate oramai all’epilogo sarà ricordata come una stagione in chiaroscuro. A registrare una performance negativa è stata proprio la domanda interna con una netta flessione degli italiani (-5,7%). Crescono, invece, e salvano la stagione, gli stranieri con un aumento del +3,6%. In valori assoluti, i turisti registrati nelle strutture ricettive risulterebbero circa 50,5 milioni, per un totale di circa 207 milioni di pernottamenti, 3 milioni in meno rispetto al 2022.