domenica, 17 Novembre, 2024
Europa

Gli inglesi giureranno fedeltà a Re Carlo anche da casa

A meno di una settimana di distanza dalla solenne cerimonia del prossimo 6 maggio, Buckingham Palace ha rivelato che, su invito dell’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, anche il pubblico che assisterà da casa all’incoronazione di Re Carlo III sarà chiamato a partecipare all’evento giurando fedeltà alla corona davanti al televisore. Inoltre è stato reso noto dall’ufficio di Lambeth Palace, residenza ufficiale dell’Arcivescovo di Canterbury, che l’attuale giuramento “omaggio del popolo”, aperto a chiunque lo desideri nel Regno Unito e nel mondo, sostituirà l’antico “omaggio dei pari” il quale originariamente veniva recitato esclusivamente dai nobili di corte. Lambeth Palace ha altresì comunicato che la formula “homage of the people” (omaggio del al popolo), potrà essere letta dall’intera nazione inglese contemporaneamente alla funzione, poiché essa scorrerà sugli schermi di casa e sui monitor sparsi per Londra. I britannici potranno dunque recitare: “Giuro che presterò vera fedeltà a vostra maestà e ai vostri eredi e ai successori secondo la legge. Che Dio mi aiuti”. Per la prima volta l’incoronazione di un Re prevede anche la partecipazione attiva dei rappresentanti di fedi diverse da quella anglicana, tanto che il Primo Ministro del Regno Unito, Rishi Sunak, di fede induista, farà una lettura della Bibbia. In aggiunta, d’ora in avanti la liturgia si avvarrà anche di lingue diverse, oltre quella inglese, a un inno cantato in gallese, gaelico scozzese e irlandese, come omaggio alla storia della popolazione del Regno Unito. La residenza sovrana, nel fornire diverse informazioni circa gli importanti cambiamenti, ha reso pubblica anche la lista degli invitati che include anche membri della società civile che si sono distinti per il loro impegno sociale. Riguardo alla presenza dei nuovi elementi previsti per la solenne cerimonia, l’Arcivescovo Welby ha dichiarato: “I momenti salienti dell’incoronazione restano gli stessi, ma con nuovi elementi in grado di “riflettere la diversità della nostra società contemporanea”. Il 6 maggio saranno attesi a Londra numerosi politici e capi di stato da tutto il mondo, per l’Italia è atteso il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

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