Per il mese di dicembre sono 329mila le assunzioni previste dalle imprese e saliranno a 1,2 milioni per l’intero trimestre dicembre-febbraio. Rispetto a un anno fa si registra una flessione di oltre 24mila nuovi occupati, in conseguenza del rallentamento dell’economia causato dalla guerra in Ucraina, della crisi energetica, della crescita dell’inflazione e del costo del denaro. A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Ciononostante, i livelli della domanda di lavoro delle imprese si mantengono superiori a quelli registrati nell’analogo periodo pre-Covid (+28mila su dicembre 2019, +115mila sul trimestre). Permane elevata la difficoltà di reperimento che riguarda il 45,3% del personale ricercato, un valore superiore di circa 7 punti percentuali rispetto a un anno fa.
L’industria ricerca a dicembre 88mila lavoratori mentre i servizi ne ricercano 241mila. Per l’industria sono le imprese della meccatronica e della metallurgia a offrire le maggiori opportunità lavorative, con rispettivamente 15mila e 11mila assunzioni programmate. Molteplici anche le opportunità di occupazione nel settore edilizia che programma 31mila ingressi. Per i servizi, nel periodo delle festività natalizie, si mantengono elevate le previsioni di assunzioni nel turismo (66mila lavoratori ricercati) e nel commercio (50mila), seguono poi i servizi alle persone (39mila) e i servizi di trasporto e logistica (27mila). A dicembre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa oltre 149mila assunzioni delle 329mila programmate. La motivazione prevalentemente dichiarata dalle imprese è la mancanza di candidati (29,1%), seguita dalla preparazione inadeguata dei candidati (12,3%) e da altri motivi (3,9%).