I Parchi Italiani sono i più premiati in Europa per il turismo sostenibile. La conferma è giunta con la premiazione a Bruxelles delle nove aree protette che hanno ottenuto o confermato quest’anno la Carta Europea per il Turismo Sostenibile (CETS), un importante riconoscimento che attesta il processo partecipativo di un Parco con gli operatori turistici all’insegna dello sviluppo sostenibile. Sono nove le Aree Protette italiane premiate in Europa, cinque quelle spagnole, tre francesi, una tedesca e una della Gran Bretagna. Per l’Italia ottengono per la prima volta la CETS il Parco Regionale Alpi Apuane e l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo; mentre la rinnovano i Parchi Regionali Veglia – Devero – Ossola; il Parco Nazionale Val Grande; il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; il Parco Regionale Colli Euganei; il Parco Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo; il Parco Nazionale della Sila e il Parco Naturale Adamello Brenta. La CETS prevede l’elaborazione di strategie e piani d’azione particolareggiati per il territorio con l’obiettivo è produrre benifici per le comunità, per l’Ambiente e per lo sviluppo delle comunità.
“Oggi il turismo o è sostenibile o non è – ribadisce il presidente di Federpachi – Europarc Italia, Giampiero Sammuri – Ogni anno abbiamo 27milioni di presenze turistiche, una filiera che conta 105mila posti di lavoro e un valore di 5,5 miliardi. Numeri che confermano che i parchi e le aree protette italiane sono luoghi di grande bellezza, di natura, di paesaggi. Luoghi dove, insieme a flora e fauna da tutelare, ci sono comunità operose, territori ricchi di tradizione e aperti alle innovazioni e alle sfide del futuro. Le Aree Protette hanno il compito di salvaguardare questi habitat e di trovare il giusto punto di equilibrio fra la conservazione e le necessita’ di sviluppo, che deve essere rigorosamente improntato alla sostenibilità ambientale”. La CETS in Italia viene curata da Federparchi – Europarc Italia che, con il contributo del ministero dell’Ambiente e delle stesse Aree Protette, segue gli enti parco nell’iter che si articola in tre fasi che prevedono il coinvolgimento degli operatori turistici locali e tutti i soggetti interessati sino ai tour operator veri e propri.
Che l’Italia sia un bacino di bellezze ed eccellenze naturalistiche anche sul versante della sostenibilità turistica lo confermano i numeri complessivi della Carta Europea. Nel nostro Paese oggi è in vigore in 16 Parchi Nazionali, 21 Parchi Regionali, 4 Aree Marine protette, 2 Parchi Transfrontalieri, per un totale di 43 Aree Protette con CETS (di cui 9 attive con Fase 2). Federparchi, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, ha curato il processo di riconoscimento per 33 di queste. Per Enzo Lavarra, componente del board di Europarc Federation e presidente del Parco Dune Costiere: “È motivo di orgoglio che i parchi italiani siano ai primissimi posti nel riconoscimento Cets. È premiato il ruolo di battistrada dei parchi che con la loro esperienza di successo collocano il turismo sostenibile come scelta del turismo italiano tout court. E per questo siamo incoraggiati a raggiungere il traguardo più ambizioso della fase tre della Cets per inserire i pacchetti delle nostre imprese nei circuiti internazionali dei tout operators e delle piattaforme digitali”. (Italpress).